Questa mattina all'alba i carabinieri del Nucleo Provinciale di Brindisi, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Lecce e di quelli del Reparto Cinofili di Modugno (Bari) e Tito (Potenza) hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni di loro con l'aggravante della recidiva.

Secondo quanto si apprende dalla stampa locale il sodalizio operava tra la provincia brindisina e quella leccese, in particolare tra la frazione brindisina di Tuturano, Copertino, Collepasso e Casarano.

Non tutti gli indagati sono stati condotti direttamente in carcere, alcuni di loro infatti sono stati posti in regime di arresti domiciliari.

Indagini partite a novembre 2018

L'inchiesta in questione pare sia partita proprio dalla piccola frazione brindisina di Tuturano. Infatti a novembre scorso fu sequestrato un gommone contenente circa 125 kg di marijuana. Lo stupefacente era stato accuratamente nascosto nei tubolari del natante, e sarebbe partito dalle coste italiane sostanzialmente pulito. Al largo delle coste albanesi, comunque in acque internazionali, sarebbe avvenuto il trasbordo della marijuana, che quindi era arrivata sin sulle coste brindisine. In quel caso delle indagini si occuparono i carabinieri di Brindisi, in collaborazione con i colleghi della stazione di Tuturano.

L'indagini è andata avanti sino al maggio del 2019, ma a gennaio scorso si era verificato un altro episodio simile, e da lì l'inchiesta ha subito una autentica svolta: infatti, durante un controllo di routine, sempre non lontano da Tuturano, i carabinieri fermarono un'automobile condotta da due cittadini del posto: si tratta di due fratelli, A.M.

e L.M. i quali vennero sorpresi con ben 225 grammi di cocaina nascosti nel paraurti dell'auto, che era condotta da uno dei due. Questi ultimi soggetti sono stati nuovamente fermati nel corso dell'operazione odierna.

Gli inquirenti hanno appurato che gli indagati non operavano in una struttura che aveva una organizzazione piramidale e per questo non è stato contestato loro il reato associativo.

Sventati anche furti

Il sodalizio non operava soltanto nello spaccio di stupefacenti, ma avrebbe anche tentato di organizzare molteplici furti, specialmente ai danni di alcune aziende agricole: fortunatamente alcuni di essi sono stati sventati.

Nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina presso il comando provinciale dei carabinieri di Brindisi sono stati illustrati tutti i dettagli dell'operazione. I militari, durante alcuni controlli mirati, hanno rivenuto una macchina operatrice e svariati attrezzi agricoli, risultati oggetto di furto ai danni di un'azienda agricola sita a Mesagne, sempre nel brindisino. I due cittadini di Tuturano scoperti a gennaio scorso nell'autovettura che trasportava stupefacente sono stati condotti direttamente in carcere, insieme ad un cittadino brindisino, S.M.

di 52 anni.

Tre altri cittadini tuturanesi, P.A. (30 anni), D.A. (28 anni), G.G. di 45 anni e A.V. (51 anni) beneficeranno dei domiciliari. Stessa misura cautelare è stata applicata ad altri tre cittadini della provincia di Lecce, residenti rispettivamente a Collepasso, Cutrofiano e Copertino, come detto in apertura. Si tratta di A.T., un 40enne, di un giovane di 25 anni, C.T. e di un altro 43enne, S.T. unitamente a C.S.C. di 33 anni.