Il caso di Emanuela Orlandi potrebbe essere, finalmente, ad una svolta. Oggi, giovedì 11 luglio, verranno aperte due tombe nel Cimitero Teutonico sito all'interno delle mura del Vaticano. All'interno vi potrebbero essere i resti della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983, all'età di 15 anni. Il fratello Pietro, che da sempre si batte per la verità, ha commentato: "Finalmente, c'è un segnale, una collaborazione concreta che apprezzo tantissimo".

L'apertura delle tombe in Vaticano

Dopo 36 anni di menzogne, ipotesi, omertà e depistaggi, potrebbe essere fatta luce sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, uno dei casi di Cronaca Nera più inquietanti della recente storia italiana.

Stamane, alle 8:00, sono iniziate le operazioni per aprire due tombe ospitate nel Cimitero Teutonico. Pietro Orlandi, arrivato in Vaticano intorno alle 7:30, accompagnato dal suo legale, ha dichiarato: "Forse hanno compreso che è il momento di far qualcosa in più, di chiarire quello che sanno".

La richiesta di aprire i due loculi è stata avanzata dalla famiglia Orlandi nei mesi scorsi. Un anno fa, una lettera anonima, accompagnata dalla foto di una tomba, indicava di cercare i resti di Emanuela proprio "dove indica l'angelo". Alla missiva, poi, erano seguite "confidenze" di alcune fonti interne alla Santa Sede. Ad essere aperte saranno la “Tomba dell’Angelo” in cui vi è sepolta la principessa Sophie von Hohenlohe, deceduta nel 1836, e quella confinante (contenente le spoglie della principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo, morta nel 1840).

L'operazione, fortemente sostenuta dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, è stata disposta dal promotore di giustizia vaticano Gian Piero Milano. Personale qualificato del Centro operativo di sicurezza della Gendarmeria Vaticana fornirà all'autorità giudiziaria il necessario supporto, mentre il prelevamento dei campioni (necessari per un esame del Dna) e le analisi dei reperti, sarà effettuato da Giovanni Arcudi (alla presenza, ovviamente, del legale e del perito della famiglia Orlandi).

Il professor Arcudi, docente di medicina legale presso l’Università Tor Vergata di Roma, è considerato uno dei massimi esperti di antropologia forense.

Un mistero lungo 36 anni

Emanuela, figlia di Ettore Orlandi (commesso della Prefettura della Casa Pontificia), scomparve il 22 giugno 1983. Quel giorno, dopo aver lasciato con qualche minuto d'anticipo la scuola di musica di piazza Sant'Apollinare (non lontano dal Senato, ma sempre in territorio vaticano), telefonò alla sorella Federica per comunicarle che un uomo dell'azienda Avon (noto brand di cosmetici) le aveva proposto di fare da promotrice durante una sfilata.

La giovane, appreso che l'avrebbero pagata circa 300mila lire (una cifra esagerata per l'epoca) si insospettì e le consigliò di lasciar perdere e di parlarne con mamma e papà.

Quella breve telefonata è stato l'ultimo contatto avuto da Emanuela con la sua famiglia; poco dopo, infatti, incontrò due compagne di scuola e rimase con loro fino a quando, intorno alle 19:30, si salutarono davanti alla fermata dell'autobus di corso Rinascimento. La giovane, però, non salì su nessun pullman e non fece più ritorno a casa.