Oggi, lunedì 29 luglio, è il giorno dei funerali del carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso in servizio da parte di due giovani studenti americani in vacanza a Roma. E proprio poche ore fa si è fatta sentire anche la voce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier, facendo riferimento alla foto del ragazzo californiano bendato (e alle polemiche suscitate in tutto il mondo) ha voluto ricordare, con un post su Facebook, che l'Italia che la vera vittima è il vicebrigadiere, ma l'Italia è uno Stato di diritto.

La foto choc

Nella giornata di ieri è stata diffusa la foto di uno dei giovani fermati, Christian Gabriele Natale Hjorth bendato, poco dopo l'arresto, L'immagine, pubblicata anche dai media americani (la Cnn, ad esempio, l'ha messa sulla sua home page, ben in evidenza) ha suscitato diverse reazioni, anche forti.

L'Arma dai carabinieri ha preso immediatamente le distanze e ha già avviato un'indagine per individuare il responsabile della pubblicazione, ma anche per comprendere come mai qualcuno abbia ritenuto necessario coprire gli occhi del ragazzo con un pezzo di stoffa blu.

Ma la polemica non si è placata. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, infatti, sul Twitter ha condiviso la foto chic ricordando "a chi si lamenta per la bendatura di un arrestato" che l'unica vittima per cui piangere è il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega un uomo di 35 anni, un figlio, un marito e un servitore della Patria. Poi, ha invocato per i colpevoli il carcere a vita (lavorando).

L'Italia è uno Stato di diritto

Nel pomeriggio di ieri, il premier Conte, ha reso onore alla memoria del carabiniere ucciso con diversi fendenti giovedì notte, mentre era in servizio, visitando la camera ardente.

Il titolare di Palazzo Chigi, seppur incalzato dai giornalisti, non ha voluto commentare la foto del ragazzo arrestato bendato. In tarda serata, però, ha deciso di pubblicare su Facebook un lungo post dove ha voluto sottolineare che l'Italia è uno Stato di diritto. Fin dai tempi antichi, infatti, il nostro Paese è stato la culla della civiltà giuridica, con princìpi e valori consolidati,

Dopo aver ricordato che il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega era un servitore della Patria che amava l’Arma dei Carabinieri ed era sempre attento al prossimo, il premier ha aggiunto che lo Stato partecipa commosso al dolore della madre Silvia, della giovane moglie Rosa Maria, della sorella Lucia e del fratello Paolo, Poi, relativamente alla foto ritraente uno dei sospettati bendato, ha invitato a non confondere le cose.

Non c’è nessun dubbio, infatti, che la vittima di questa tragedia sia Mario Cerciello Rega, "il nostro carabiniere"

Conte, quindi con toni pacati, ha invitato a considerare che l’Arma ha fatto bene ad individuare il responsabile dell'improprio trattamento riservato a Hjorth e di conseguenza, a disporre il suo immediato trasferimento.

Fermo restando le inevitabili verifiche di competenza della magistratura, ha quindi aggiunto che riservare un simile trattamento ad una persona privata della propria libertà non risponde ai nostri principi e ai nostri valori giuridici; anzi "configura gli estremi di uno o forse anche di due reati". Allo stesso modo censurabile, infatti, è anche il comportamento di chi ha diffuso via social la foto, in spregio delle regole più elementari sulla tutela della privacy.

Infine, il Premier ha cercato di calmare gli animi, invitando tutti a non cavalcare l'onda delle reazioni emotive in quanto la nostra legislazione, per i casi di omicidio volontario, contempla l'ergastolo e non prevede sconti di pena.