Il gip della Procura di Agrigento, Alessandra Vella, nelle scorse ore ha deciso di cancellarsi da Facebook, dopo che in seguito alla scarcerazione di Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch 3, è stata pesantemente insultata sul noto social network ideato da Mark Zuckerberg. La donna ha preso questa decisione nel suo ufficio, quando non appena ha aperto il suo profilo ha trovato tantissimi messaggi che, in modo pesante, criticavano il suo operato di giudice. Per molti internauti infatti la Vella avrebbe agito male, liberando una criminale che a loro dire si sarebbe messa contro lo Stato e le sue Istituzioni.

Insomma, sempre a detta di chi si schiera contro l'immigrazione, la Rackete doveva essere arrestata, ma il gip ha ritenuto che Carola non ha commesso nessun reato, agendo in quella maniera soltanto perché voleva salvare delle vite umane. La Sea Watch 3 nelle scorse settimane ha infatti recuperato 42 migranti al largo delle coste africane e cercava un porto sicuro dove poterle fare sbarcare.

Il suo nome è diventato virale

Non appena i media nazionali hanno diffuso la notizia che Carola Rackete era stata liberata, e che ad emettere la sentenza era stato proprio il gip Alessandra Vella, il popolo di internet si è subito mobilitato, e voleva conoscere a tutti i costi chi fosse questa donna. La Vella è stata presidente dell'associazione magistrati della provincia di Agrigento, in precedenza ha prestato servizio presso la Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Ha seguito inchieste molto importanti, soprattutto legati a gravi fatti di cronaca che hanno colpito l'agrigentino. Al magistrato alcuni internauti hanno augurato addirittura la morte. Una situazione davvero spiacevole per una professionista del genere, che però ha preferito non rilasciare particolari dichiarazioni sul suo gesto.

Ai colleghi che la salutano a mensa, mostrandole tutta la loro solidarietà, lei sorride e nel frattempo pensa al suo lavoro, a tutte le sentenze che ci sono da preparare. Per lei la sua vicenda, finita su tutti i giornali, è un lontano ricordo.

Matteo Salvini duro contro il gip Vella

A presiedere la linea dura contro il magistrato è il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il quale, sempre a mezzo social, si è chiesto se magari le due donne, la Vella e la Rackete, in passato non avessero bevuto un bicchiere di vino insieme.

Come si sa da sempre il vicepremier si batte in prima persona contro l'immigrazione clandestina, in particolare proprio contro le Ong. Lo stesso leader del Carroccio aveva definito la Sea Watch una sorta di "nave pirata", in quanto quest'ultima batteva bandiera olandese, mentre l'associazione umanitaria che ne è proprietaria ha sede in Germania. Sicuramente quella della Sea Watch è una vicenda tutt'altro che chiusa. Alla Vella comunque, oltre alle tantissime critiche, sono giunti anche numerosi complimenti.