Quella che arriva da Pulsano, nel tarantino, è una vicenda a dir poco grave. Si tratterebbe infatti dell'ennesimo episodio di bullismo ai danni di un minore, un 14enne per la precisione, che il 25 giugno scorso sarebbe stato pestato a sangue da tre bulli, tutti ragazzi più grandi di lui. Secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, la vittima sarebbe stata avvicinata per strada, mentre passeggiava tranquillamente. All'improvviso gli aggressori sarebbero entrati in azione, cominciando a sferrare al povero ragazzino pugni e calci talmente tanto forti da farlo cadere a terra.

Il 14enne, poi prontamente soccorso, ha riportato la frattura del setto nasale e la rottura di due denti.

I genitori: 'Picchiato nell'indifferenza generale'

Secondo quanto dichiarato dai genitori, che hanno anche sporto regolare denuncia ai carabinieri, il loro figliolo sarebbe stato picchiato nell'indifferenza generale, questo poiché probabilmente il dramma si sarebbe consumato anche in presenza di altri passanti. Il giovanissimo sarebbe stato anche ricoverato in ospedale, dove è stato operato al naso, almeno così fa sapere l'agenzia di stampa Ansa. Una violenza brutale, avvenuta per ragioni che sono ancora tutte da chiarire, e che ha lasciato senza parole tutta la comunità pulsanese. Pare che i tre bulli avessero preso di mira il giovane già da diverso tempo, e in alcune occasioni lo avrebbero anche minacciato di non farsi vedere in paese: anche altre persone sarebbero state minacciate dagli stessi soggetti che hanno pestato la giovane vittima, che ovviamente non si aspettava mai che tali soggetti arrivassero a tanto.

Quella del bullismo è purtroppo un'emergenza che è in costante crescita.

Denunciato uno dei presunti aggressori

Secondo quanto riferiscono alcune fonti di informazione pare che gli inquirenti abbiano già rintracciato proprio l'esecutore materiale dell'aggressione. Secondo quanto emerge dalle prime indagini, rimane confermato che i soggetti erano tre: a differenza di uno di loro però, gli altri due avrebbero soltanto spalleggiato l'amico nell'aggressione.

Le indagini su questa triste vicenda comunque continuano in maniera spedita, il ragazzo fermato è stato denunciato per il reato di lesioni personali volontarie. Al momento non ci sono ulteriori informazioni su altri provvedimenti disciplinari a carico degli individui in questione. Le Forze dell'Ordine sono comunque sempre attente a monitorare questi fenomeni.

In Puglia è poi ancora viva la vicenda di Antonio Cosimo Stano, il 66enne picchiato selvaggiamente da una baby-gang a Manduria, nella sua abitazione, che morì il 23 aprile scorso presso il locale nosocomio. Per questo fatto ci sono state decine di arresti.