Ancora incendi dopo l'eruzione del Vulcano Stromboli, situato sulle Isole Eolie, avvenuta ieri, 3 luglio 2019. Tra i residenti paura e sgomento, i quasi 100 turisti hanno abbandonato la zona colpita, lasciando anche incustoditi i bagagli ed i documenti. L'emergenza pare rientrata, ma continuano gli incendi sulla zona provocati dai lapilli. Due motonavi dei vigili del fuoco restano attive per gestire le emergenze. Anche lo scorso anno vi era stata una violentissima esplosione.

Morto un giovane nella giornata di ieri

L'eruzione avvenuta nel pomeriggio di ieri, alle 16:46 ha provocato una vittima: si tratta del 35enne Massimo Imbesi.

Ad uccidere il giovane, quasi sicuramente l'avvelenamento da gas caldi.

Sembrano esserci, inoltre, tre feriti non gravi nella frazione di Ginostra. "C'è stato un potente boato, poi abbiamo visto una colonna di fumo e l'esplosione di fiamme e lapilli", raccontano i residenti, descrivendo la scena come una vera e propria "pioggia di lapilli". Tutte le persone nella zona colpita hanno immediatamente abbandonato le abitazioni e in alcuni casi si sono lanciate in mare, spaventate dai lapilli incandescenti e dal materiale lavico fuoriuscito dalla cavità del vulcano.

La situazione nella notte sembrava essersi tranquillizzata, si sono avvertiti solo piccolissimi sismi di magnitudo 2, probabilmente dovuti all'assestamento del vulcano dopo l'eruzione.

Nella giornata odierna, però, sono stati avvistati degli incendi sul territorio colpito, dovuti ai lapilli che continuano a lambire abitazioni e terreni sottostanti. Le emergenze sono state prontamente risolte grazie all'intervento dei vigili del fuoco e la situazione sembra esser tornata alla normalità.

Nonostante la colonna di fumo bianco che in queste ore continua a vedersi dagli elicotteri della polizia, il primo cittadino ha annunciato che non c'è più pericolo di morte.

Gli studiosi confermano l'attuale quiescenza del vulcano. I turisti sono stati provvisoriamente spostati a Lipari, in attività ricettive messe a disposizione del comune, in modo da ripristinare in modo più agevole i malfunzionamenti dovuti all'eruzione. Il guasto alla rete elettrica è stato aggiustato questa mattina. I residenti hanno iniziato a spalare la cenere ma chiedono l'aiuto da parte delle istituzione e da parte degli altri cittadini delle zone vicine: "Servono braccia forti".

Le parole del sopravvissuto: 'Mi sento un miracolato'

Intanto ci sono state le prime dichiarazioni di Thiago Takeuti, 25 anni, ragazzo brasiliano che si trovava al momento della tragedia in compagnia di Imbesi. I due escursionisti stavano scalando il vulcano quando è successo l'irreparabile.

"Stavamo salendo quando hanno iniziato a colpirci delle pietre, poi i fumi, e Massimo si è sentito male. Ho provato a soccorrerlo, poi si è accasciato", è questa la testimonianza drammatica del venticinquenne, scosso ma rimasto illeso.