Due episodi molto simili sono accaduti in Grecia a distanza di un mese. In entrambi i casi una scienziata di fama internazionale è uscita per fare jogging e non è più tornata indietro. Purtroppo, tutte e due le volte la storia si è conclusa tragicamente: per quanto riguarda la biologa americana Suzanne Eaton, il suo corpo è stato ritrovato all’interno di un bunker utilizzato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale a Creta. A sequestrarla ed ucciderla, dopo aver compiuto abusi su di lei, era stato un agricoltore del posto di 27 anni, che ha confessato tutto dopo l’arresto.

Per quanto riguarda il nuovo caso, avvenuto ad Icaria, gli inquirenti non si sbilanciano ancora: la vittima è Natalie Christopher, un’astrofisica nata a Londra e residente da anni a Cipro, in vacanza nell'isola dell'Egeo con il compagno 38 enne.

Il ritrovamento del corpo di Natalie Christopher

È stato proprio il convivente della vittima a dare l’allarme lunedì scorso, verso le 11, quando non l’ha vista rientrare. L’uomo aveva ricevuto una telefonata in cui Natalie gli spiegava che era impegnata nella corsa e di non preoccuparsi per lei, perché sarebbe tornata muovendosi con prudenza. Invece lungo il tragitto deve essere successo qualcosa di grave, visto che la studiosa è scomparsa, non lasciando traccia.

Le ricerche sono proseguite per più di 48 ore, coinvolgendo anche elicotteri con sistemi radar, imbarcazioni e cani segugi. Inoltre i familiari della donna hanno chiesto agli amici in pensiero di non telefonare alla giovane, perché il segnale del suo telefonino, ancora in funzione, sarebbe stato utile per ritrovare la donna sparita.

Purtroppo mercoledì pomeriggio un pompiere volontario ha avvistato il corpo in fondo ad un dirupo profondo circa venti metri, in una zona impervia, a circa un chilometro e mezzo dall’appartamento che la coppia aveva preso in affitto.

Il mistero delle gocce di sangue

Al momento non sono state chiarite le cause della morte della 35enne: gli inquirenti continuano ad indagare, ma non si sbilanciano.

L’ipotesi più plausibile sembra essere quella dell’incidente, avvenuto in una zona non facile da attraversare. Tuttavia Natalie era molto sportiva, appassionata della corsa, delle scalate e di altri sport estremi: sembra strano che abbia potuto commettere un’imprudenza simile. L’astrofisica era arrivata sabato da Nicosia, la capitale di Cipro, per una breve vacanza sull’isola di Icaria. Con lei c’era il compagno, che non risulta sospettato di nulla. Tuttavia gli agenti hanno ritrovato alcune gocce di sangue nell’appartamento in cui la coppia pernottava. L’uomo ha saputo dare una spiegazione a quella strana scoperta, parlando un’emorragia al naso. Ma l’addetta alle pulizie avrebbe sentito la coppia litigare ad avrebbe trovato un lenzuolo sul divano, segno che i due non avrebbero dormito insieme quella notte. Infine un altro mistero è quello del segnale diffuso all’improvviso martedì dal cellulare della vittima, che però gli inquirenti non sono riusciti a localizzare.