A causa del malfunzionamento dell'autoclave, rischia di rimanere senza acqua corrente la sede di via dei Papaveri, 13, a San Pietro Clarenza (CT), della Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale dell'Amministrazione Penitenziaria. A lanciare la denuncia sulle condizioni in cui versa la struttura Armando Algozzino, S.Commissario nazionale della Uilpa PolPen.

Una richiesta mai ascoltata

Il mancato funzionamento dell'autoclave si deve non ad un guasto repentino, bensì ad una progressiva rottura delle quattro pompe che alimentano la stessa che, nel tempo, sono andate via via logorandosi e per la cui sostituzione era stata fatta più volte sollecito da parte del sindacato all'Amministrazione.

Quest'ultima, come denuncia infatti il sindacato, non si sarebbe preoccupata di provvedere al finanziamento per sostenere i costi per gli interventi necessari nei tempi richiesti per garantire l'igiene degli ambienti.

Disagi sempre più sentiti, parole sempre più ignorate

La mancata fornitura d'acqua interessa i locali della block house, il bar la mensa e quelli della Direzione e della Didattica così come gli alloggi residenziali in cui risiedono le famiglie. Per compensare tale disservizio e per effettuare il necessario servizio di pulizia, vengono utilizzate risorse normalmente sfruttate per lo spegnimento degli incendi e questo dice molto sulla situazione e sullo stato di totale abbandono della struttura da parte della Pubblica Amministrazione.

Una condizione indecorosa per una struttura che accoglie 200 allievi che seguono i corsi 176 e 177 insieme agli agenti, il personale amministrativo, i tutor e il corpo docente che svolgono l'attività di Formazione. Un'eccellenza nazionale e locale importantissima che si è trasformata, invece, nel simbolo di un'amministrazione assente nonostante le insistenti richieste di intervento inoltrate negli ultimi cinque anni al Provveditorato.

L'intervento della Uilpa Polizia Penitenziaria

Una situazione davvero incresciosa che non lascia indifferenti le segreterie regionali e provinciali della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria che hanno denunciato il fatto, raccogliendo le numerose lamentele pervenute dal personale impiegato nella struttura ormai stanco di questa perpetua piaga nel mezzo della quale si trovano a svolgere il proprio lavoro.

Al fine di ripristinare le condizioni ottimali di lavoro all'interno della Scuola, Algozzino ha formalmente chiesto a nome del sindacato, un'intervento tempestivo da parte dell'Amministrazione per permettere al personale impiegato di poter svolgere il proprio lavoro in linea con le fondamentali norme di sicurezza e igiene.