Andrea Alongi è stato arrestato nei giorni scorsi per possesso di droga: la notizia sta avendo un notevole riscontro online, dato che il giovane gode da anni di significativa popolarità, soprattutto sul web e in particolar modo sui social. Il motivo è da individuare nell'estrema viralità dei video trasmessi qualche anno fa dalla nota trasmissione "Un giorno in Pretura", in cui Alongi aveva risposto in qualità di testimone alle domande di giudici, avvocati e pm, durante un processo per una triste vicenda relativa ad un pestaggio messo in atto da alcuni vigili a cui lui ha assistito in prima persona.

Andrea Alongi: la popolarità online dopo la testimonianza in aula

La testimonianza di Alongi aveva suscitato estrema ilarità online, vista la schiettezza e la sfrontatezza del teste, che dal primo all'ultimo minuto della sua presenza in aula aveva risposto in maniera in tutto e per tutto dissacrante, sicuramente fuori dagli schemi, non mostrando alcuna forma di timore reverenziale di fronte all'autorità giudiziaria, con il risultato di trasformare una testimonianza su una vicenda drammatica in qualcosa di molto simile ad uno sketch comico.

A partire dal giorno seguente la messa in onda del programma i video della testimonianza di Alongi vennero ricaricati su numerose pagine Facebook ed Instagram riscuotendo enorme successo; in seguito più di un artista arrivò addirittura a remixare l'audio della testimonianza in modo tale da renderlo una canzone, qualcuno riuscì anche a coinvolgere direttamente Alongi in vari progetti online.

Insomma, il ragazzo si è ritrovato da un giorno all'altro a essere una vera e propria celebrità del web e oggi la pagina Facebook ufficiale di Andrea Alongi conta ancora circa 28mila "mi piace" e ben 35mila followers.

Nell'abitazione di Alongi tutto il necessario per coltivare marijuana

Alongi è stato fermato dopo essere stato sorpreso dai carabinieri a consumare marijuana all'interno della sua autovettura.

La circostanza ha insospettito le Forze dell'Ordine, che hanno quindi deciso di effettuare un controllo all'interno dell'abitazione del 29enne. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti circa 114 grammi di hashish ma anche un numero imprecisato di piante di marijuana, nonché una serra idonea alla coltivazione e svariati strumenti che secondo la ricostruzione dei carabinieri sarebbero serviti a confezionare le sostanze.

All'interno dell'appartamento anche altri strumenti riconducibili ad un'attività di coltivazione in serra, come una lampada alogena calorifera, un termometro ed un ventilatore. Andrea Alongi è stato poi processato per direttissima e condannato a un anno e sei mesi da scontare agli arresti domiciliari.