Un tortellino bolognese al pollo. In occasione della festa patronale di San Petronio (che prenderà il via venerdì 4 ottobre) si distribuirà oltre al classico tortellino con ripieno di maiale, il tortellino dell’accoglienza, ossia al pollo. E subito è scoppiata la polemica (politica) che ha investito, principalmente, la Diocesi di Bologna (guidata da monsignor Matteo Zuppi). Matteo Salvini, leader della Lega, è subito andato all'attacco: "Stanno cancellando la nostra cultura".
Il tortellino dell'accoglienza
Bologna è la città delle torri e dei tortellini.
E proprio perché l'integrazione passa anche dalla tavola si è pensato di proporre, in occasione della festa patronale di San Petronio il "tortellino dell'accoglienza". In piazza Maggiore, dunque, verrà distribuito il classico della tradizione gastronomica emiliana (con ripieno a base di prosciutto, mortadella, lonza di maiale, Parmigiano reggiano, uova e noce moscata) ed una versione senza carne di suino, ma con carne di pollo, ricotta, parmigiano ed uova.
L'Arcidiocesi ha messo in chiaro che il Comitato per i festeggiamenti servirà, come sempre i tortellini preparati come prevede la ricetta tradizionale, ma - come ha spiegato monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale dell’arcidiocesi di Bologna - per permettere a tutti di celebrare San Petronio, quest'anno, si è deciso di preparare anche qualche kg di pasta fresca con ripieno di pollo.
La decisione, però, è legata anche al fatto che Monsignor Zuppi, 112° successore di San Petronio, sabato, durante un concistoro pubblico sarà creato cardinale da papa Francesco e la chiesa di Bologna, con questa iniziativa, vuole inviare un messaggio positivo e sottolineare che la città, aperta a tutti, è pronta al dialogo con altre religione.
L'ira di Matteo Salvini
La notizia di un tortellino alla bolognese con ripieno di pollo ha mandato su tutte le furie Matteo Salvini. Il leader della Lega, impegnato questa mattina in un comizio ad Attigliano, Terni, ha dichiarato: "Il vescovo di Bologna, non un passante, per il rispetto ha proposto i tortellini senza carne di maiale".
Poi, ha tuonato: "Vi rendete conto che stan provando a cancellare la nostra storia e la nostra cultura?"
Lucia Borgonzoni, fedelissima dell'ex ministro dell'interno, nonché candidata per il Carroccio alle regionali in Emilia Romagna, ha rincarato la dose: . "Pur di ammiccare all'Islam, stanno snaturando anche i tortellini: che vergogna!". Sottolineando che, secondo lei, questa non è integrazione, ma solo un'offesa alle tradizioni del nostro Paese ha affondato: "Se volevano essere Islam friendly avrebbero dovuto fare i tortelloni":
Piccata la risposta della Diocesi di Bologna: "Certe strumentalizzazioni e polemiche non sono accettabili neppure in campagna elettorale: Una regola di riguardo ed accoglienza è stata interpretata come offesa alla tradizione".
"È sorprendente - ha sottolineato la Curia - come una fake news venga utilizzata per confondere".
Anche Virginio Merola, sindaco di Bologna, ha voluto replicare alle insinuazioni di Matteo Salvini. "Ogni tanto - ha dichiarato tra il serio ed il faceto - chiedo a monsignor Zuppi di lasciarmi qualcosa di laico, perché in questo modo rischia di essere scomunicato da quello che si crede il vero cristiano e che, con il rosario in mano, fa annegare in mare la gente". "La tradizione di Bologna - ha concluso - è innovare e accogliere, non è quella che vogliono propagandare Salvini e Borgonzoni":