Un'altra triste storia di atti persecutori nei confronti di persone anziane arriva dalla provincia di Taranto, questa volta da Sava. Infatti, secondo quanto riferisce la stampa locale, 18 ragazzi sono stati arrestati nelle scorse ore dai carabinieri su ordine della Procura ionica. Gli investigatori, dopo approfondite indagini, hanno appurato che un 61enne del posto venisse vessato in continuazione dal gruppo di giovani, di cui otto di loro minorenni. I malfattori avrebbero minacciato l'anziano, estorcendogli più volte anche del denaro: si tratterebbe comunque di piccole somme.

Secondo chi indaga la vittima viveva in un forte stato di emarginazione sociale. Le persone arrestate dovranno rispondere, oltre che del reato di estorsione, anche di furto, rapina e atti persecutori.

Angherie riprese con il cellulare

Le violenze nei confronti dell'anziano venivano riprese con il cellulare e fatte girare su apposite chat Whatsapp. È doveroso precisare, per dovere di cronaca, che non tutti i ragazzi sono finiti dietro le sbarre, ma per alcuni di loro gli inquirenti hanno stabilito la misura degli arresti domiciliari: precisamente, per quanto riguarda i maggiorenni, cinque di loro sono finiti reclusi presso a casa circondariale tarantina, mentre per altrettanti soggetti sono scattati gli arresti domiciliari.

La Procura ha emanato il divieto di avvicinamento alla vittima per altri due indagati. Tre minorenni invece sono stati trasferiti presso alcuni istituti di pena minorile, mentre per cinque di loro è scattata la collocazione in una casa di recupero dove potranno essere seguiti e reinseriti nella società. Il blitz nei confronti dei ragazzi è scattato questa mattina all'alba, giorno 12 novembre.

Ad alcuni di loro viene contestato anche il possesso illegittimo di arma da fuoco. La notizia si è immediatamente diffusa nella cittadina tarantina, destando sgomento e sconcerto tra la popolazione. Adesso l'inchiesta proseguirà per poter fare piena luce sulla vicenda.

Analogie con il caso di Antonio Cosimo Stano di Manduria

L'episodio che abbiamo esposto in questa sede ricorda molto da vicino quanto successo a Manduria, sempre nel tarantino, negli scorsi mesi, dove il 66enne Antonio Cosimo Stano morì in ospedale dopo essere stato picchiato da un'altra baby gang. In quell'occasione 16 ragazzi finirono agli arresti e ben 13 di loro erano minorenni. Anche nel caso di Manduria il gruppo riprendeva i raid a casa del pover'uomo e poi faceva circolare i video sulle chat di Whatsapp. Stano viveva in un profondo stato di solitudine, e anche lui come il 61enne di Sava era affetto da gravi problemi di salute. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori dettagli su quest'altra assurda storia. Gli inquirenti vogliono vederci davvero chiaro: sarebbe stato accertato che le violenze andassero avanti da diversi anni.