Nella mattinata di ieri, 12 novembre, i sindacati Fiom, Fim, Uilm, hanno denunciato un incidente avvenuto nel reparto acciaieria 2 dell'ex Ilva, dove si è bucata una caldaia di colata contenente metallo fuso. L'acciaio si è riversato in una fossa procurando fiamme altissime che hanno raggiunto le tubazioni del gas. Per fortuna non ci sono stati feriti. Il peggio è stato evitato grazie all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco.

A tal proposito, il sindacato ha ribadito che l'acciaieria 2 e tutti gli altri impianti dello stabilimento ex Ilva necessitano di interventi immediati e una seria manutenzione ordinaria e straordinaria.

Mentre la situazione ex Ilva è ferma e gravissima, secondo indiscrezioni, Conte ha inviato ai suoi Ministri una lettera dove li invita a presentare proposte per Taranto. Intanto, sempre nella mattinata di ieri, ArcelorMittal ha depositato presso il Tribunale di Milano l'atto di citazione per il recesso dal contratto, preliminare all'acquisto dell'ex Ilva.

Il Presidente Conte scrive ai suoi Ministri invitandoli a presentare proposte per Taranto

In vista del Consiglio dei Ministri di giovedì 14 novembre, il Presidente Conte, attraverso una lettera, invita i suoi Ministri a presentare delle proposte per Taranto. Durante la recente visita, Conte ha potuto constatare la situazione emergenziale in cui versa la città e la sua popolazione, costretta a scegliere tra lavoro e salute.

Secondo Conte, il rilancio dell'intera area necessità di un approccio globale e di lungo periodo. La Politica deve assumersi la responsabilità di affrontare una sfida complessa come quella di Taranto, dove si tuteli il diritto al lavoro e il diritto alla salute, senza rinunciare ad uno a discapito dell'altro. Per questo è necessario un "Cantiere Taranto" che rilanci l'area e ponga in essere tutti gli strumenti necessari per favorire l'occupazione e la riconversione ambientale.

Inoltre, si precisa nella lettera, che i processi di ristrutturazione e riconversione del tessuto industriale, come è avvenuto in Italia e in Europa, possono avvenire solo se ci sono politiche coordinate e sinergiche che coinvolgano attori istituzionali, associazioni di categoria, comitati e tutte le forze produttive del paese.

Mittal deposita l'atto e i commissari annunciano ricorso

Nella mattinata di ieri, ArcelorMittal ha provveduto a depositare presso il Tribunale di Milano l'atto di citazione per il recesso del contratto d'affitto dello stabilimento ex Ilva. La multinazionale chiede al tribunale di accertare e dichiarare l'efficacia del diritto di recesso e la sopravvenuta impossibilità di adempiere al contratto. Adesso il procedimento passerà al presidente del tribunale che provvederà ad assegnarlo ad uno delle sezioni specializzate in materia di aziende.

Intanto, i legali dei commissari straordinari dell'ex Ilva sono pronti a presentare un ricorso con urgenza e cautelare (ex articolo 700 del Codice Civile) secondo cui non esistono le condizioni giuridiche per il recesso da parte di ArcelorMittal. Da quanto si evince dalle ultime vicende, si preannuncia una battaglia legale infinita che vedrà, come sempre, le prime vittime Taranto e i lavoratori ex Ilva.