Il virus cinese ha ucciso la sua quarta persona; a confermarlo è lo stesso governo cinese, che ha fatto sapere che la vittima è un uomo di 89 anni residente nella città cinese di Wuhan (ovvero la zona identificata come il focolaio del virus). Nel frattempo l'allerta contagio è alta in tutto il mondo: al momento si sono registrati dei casi sospetti in Australia, in Giappone, in Thailandia e in Corea del Sud. I casi confermati al momento sono oltre i 220 e interessano l'intera Cina: ad essere colpite le città di Pechino, Shenzen e Shangai.

Ministero della Salute italiano: 'Virus cinese potrebbe arrivare in Europa'

"La possibilità che il Virus cinese possa arrivare in Europa è bassa, ma non può essere del tutto esclusa". Ad annunciarlo è il ministero della Salute del nostro Paese, che per questo ha avviato una campagna informativa nei pressi dell'aeroporto di Fiumicino. Da qui, infatti, ogni giorno vi sono tre aerei che collegano direttamente l'Italia alla regione del Wuhan. Nell'aeroporto della Capitale sono così state avviate le procedure sanitarie previste dal Regolamento Sanitario Internazionale; tali procedure mirano a individuare possibili soggetti infettati a bordo degli aerei provenienti nel nostro Paese. Nel caso in cui dovessero emergere delle situazioni sospette è previsto un trasferimento in bio-contenimento all'Istituto Spallanzoni di Roma.

Il ministero della Salute ha intanto diffuso una serie di azioni di prevenzione da mettere in atto nel caso in cui è previsto un viaggio verso una città della Cina: il consiglio principale è quello di vaccinarsi contro l'influenza almeno due settimane prima del viaggio, mentre una volta a Wuhan è necessario applicare misure di igiene (come lavarsi le mano e coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto nel caso in cui si starnutisca).

Importante poi evitare luoghi molto affollati ed entrare in contatto con animali o prodotti animali non cotti. Nel caso in cui si è malati, infine, il dicastero raccomanda di evitare di partire mentre nel caso in cui si dovessero manifestare problemi respiratori successivi a un viaggio è indicato recarsi dal proprio medico.

Mercoledì 22 gennaio riunione d'emergenza dell'OMS sul virus cinese

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha intanto annunciato una riunione d'emergenza per mercoledì 22 gennaio. La decisione è arrivata da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione. L'oggetto della discussione sarà il Virus cinese: in particolare l'Organizzazione fa sapere che durante la seduta si cercherà di capire se tale focolaio rappresenti una emergenza di salute pubblica mondiale. Importante è sottolineare che, nonostante tutti i Paesi sono stati invitati a rafforzare le misure di sorveglianza delle infezioni respiratorie, l'OMS non ha al momento predisposto alcuna restrizione per i viaggi e il commercio.

La paura contagio è tuttavia massima specie in vista del 25 gennaio, ovvero l'inizio del Nuovo Anno Lunare; per tale occasione saranno milioni le persone che viaggeranno per festeggiare l'evento e l'allerta è massima specie negli scali aeroportuali del Giappone, degli Stati Uniti, di Singapore, della Thailandia, dell'Indonesia e di Hong Kong.

Tra i sintomi del virus cinese vi sono febbre e tosse

I sintomi che potrebbero manifestare la presenza del coronavirus sono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Il ceppo in questione è tuttavia un tipo di coronavirus mai identificato prima nell'uomo. La Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha fatto sapere che le persone che hanno manifestato i sintomi hanno avuto febbre, tosse, fastidi al torace e dispnea.

I sintomi sono sostanzialmente quelli di una polmonite virale, anche se potrebbero esserci delle gravi conseguenze nel caso in cui non venga trattato: uno dei sospetti contagiati (un inglese di 32 anni che si trovava in vacanza in Thailandia) avrebbe avuto il collasso di un polmone e al momento si troverebbe in fin di vita. Il Ministero italiano fa sapere che al momento non esiste alcun trattamento specifico per tale virus: le misure saranno dunque da applicare sulla base dei sintomi manifestati.