Succube di Anastasia, al punto da farsi trascinare in brutti giri senza valutare le conseguenze. Una soggezione emotiva verso la fidanzata pagata con il sacrificio estremo. Altrimenti, Luca Sacchi a quest'ora sarebbe vivo. Non si sarebbe mai trovato nello scenario assurdo e criminale in cui è morto, dopo essere stato raggiunto alla testa da un proiettile di una calibro 38. Ne è fermamente convinto Nicholas Di Nicola, il miglior amico del personal trainer ucciso nella capitale la sera del 23 ottobre davanti ad un pub all'Appio Latino.

Sacchi si è trovato nel mezzo di una compravendita finita male.

In ballo, un ingente quantitativo di droga con il coinvolgimento della fidanzata ucraina, Anastasia Kylemnyk, dell'amico Giovanni Princi e dei pusher di San Basilio. Di Nicola è stato sentito dagli inquirenti come persona informata dei fatti nell'ambito dell'inchiesta appena conclusa sull'omicidio Luca Sacchi. La procura di Roma ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio immediato delle sei persone indagate a vario titolo, per omicidio premeditato, spaccio, porto illegale di armi e rapina. Anastasia e Giovanni Princi devono rispondere di detenzione ai fini di spaccio. La prima udienza è prevista il prossimo 31 marzo. Di Nicola ha replicato il suo racconto al quotidiano 'Il Tempo'.

'Luca si lasciava influenzare da Anastasia'

Di Nicola è stato ascoltato dagli investigatori lo scorso 20 dicembre: la sua testimonianza, oltre all'esame delle chat delle liti tra Anastasia e Luca, delinea il tipo di relazione esistente tra il personal trainer e la baby sitter di origini ucraine. Di Nicola ha raccontato che Anastasia aveva grandissima influenza sul fidanzato in ogni aspetto della vita quotidiana.

Luca si faceva trascinare. Per piacere a lei o per non contrariarla, la assecondava in tutto. E, oltre che da lei, si lasciava influenzare da Giovanni Princi, amico delle superiori, ritrovato solo di recente, con cui condivideva la passione per le moto.

Di Nicola ha ricordato un episodio. Una sera, lui e Luca avevano fatto una cena a base di carne.

Però sia Anastasia che l'amico Princi avevano abitudini vegane. E così, per essere in sintonia con la scelta della ragazza e dell'amico, sui social ha lasciato credere d'essere vegano anche lui. Quando Anastasia divenne patita dei cani, Luca la seguì. Elementi, questi, che non provano certo la colpevolezza di Anastasia, ma rivelano le caratteristiche di un rapporto decisamente sbilanciato.

Il personal trainer ad un bivio

Tina e Alfonso Sacchi, mamma e papà di Luca, hanno più volte riferito che il figlio negli ultimi tempi era spesso incupito. Era teso durante l'ultima vacanza in montagna, trascorsa tutti insieme, compresi Giovanni Princi e la fidanzata. Anastasia appariva cambiata, scostante.

Mamma Tina, come raccontò a novembre a Quarto Grado, aveva colto sguardi complici, d'intesa tra Anastasia e Princi ed aveva messo in guardia il figlio. Anche Nichola si era accorto che Luca era in un momento difficile, ad un bivio. Da una parte la famiglia e gli affetti inossidabili. Dall'altra, Anastasia e Princi.

Nelle chat che sono nel fascicolo d'indagine, Anastasia lo pone di fronte a una scelta tra lei e la madre Tina, due affetti non negoziabili. "Se prima era una figlia, e poi non abbiamo capito il perché dei suoi comportamenti, adesso, dopo aver letto come trattava Luca, mi rendo conto che non ha nemmeno un briciolo di dignità. Oltre al fatto che gli ha scavato la fossa". Papà Alfonso ha scoperto un'altra Anastasia che ora gli fa "schifo", spera che a lei come a Princi venga data una condanna esemplare.

Ha la responsabilità morale dell'omicidio del figlio e, a questo punto, non fa differenza tra lei e chi ha materialmente sparato al figlio.

Omicidio Sacchi, penosi dettagli

Per Nicholas, Luca era proprio un vero amico. Con lui parlava a telefono ore, ma ciò suscitava le gelosie di Anastasia. A lui, Giovanni Princi, diventato una presenza assidua nella vita del personal trainer, non è mai piaciuto. Lo ha definito "un soggetto strano che parlava di cose assurde utilizzando un tono molto serio, un ineducato". Non convincevano Nicholas certi contrasti stridenti. Princi, mamma insegnante e papà dentista, era sempre squattrinato. Con sé aveva sempre pochi spiccioli che portava in un sacchetto. Di contro, aveva due moto da pista molto costose.

Il rapporto tra Nicholas e Luca si è allentato proprio a causa delle sue nuove frequentazioni. Luca neanche parlava più all'amico di un tempo di Giovanni, perché sapeva cosa ne pensava in merito. Infine, il ricordo di particolari che hanno colpito Di Nicola: dopo l'uccisione di Luca, a telefono con Anastasia lui piangeva al punto di non riuscire neanche a parlare, lei no. In un'altra telefonata, la ragazza ha accennato alla droga ma minimizzando: ha detto che quella sera due ragazzi l'avevano offerta a lei e Luca, ma loro avevano rifiutato.