E' stato fermato a Madrid dalla polizia iberica per un normale controllo, poi gli agenti di pubblica sicurezza si sono accorti che sull'uomo pendeva un mandato di cattura internazionale in quanto era ricercato dalla Polizia italiana. E' stato così fermato, dopo ben tredici giorni di fuga, Mohamed Barbri, il coniuge di Samira El Attar, donna di origini marocchine sparita nel nulla lo scorso 21 ottobre dalla sua casa di Stanghella (Padova). Secondo le ipotesi avanzate dagli investigatori che indagano sulla vicenda della sparizione della donna, il marito l'avrebbe uccisa per una questione di soldi: con la morte della donna, infatti, avrebbe riscosso l'indennità della figlioletta di appena quattro anni di età.

La fuga e l'arresto

E' durata poco meno di due settimana la latitanza di Mohamed Barbri, quarant'anni di età, al momento l'unico indiziato accusato del delitto di Samira, sua moglie, scomparsa da ormai quasi tre mesi. Non si tratterebbe più di un allontanamento volontario o di una scomparsa. Secondo gli inquirenti, infatti, la donna non sarebbe più in vita e ad ucciderla e ad occultarne il corpo senza vita sarebbe stato proprio il marito. Alla base del folle gesto che avrebbe spinto l'uomo a strangolare la donna vi sarebbero i soldi, al momento unico vero movente di questo possibile delitto. Mohamed aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso 1° gennaio, quando si era allontanato dalla sua abitazione di residenza nel comune di Stanghella (in provincia di Padova) e aveva lasciato l'Italia con regolare passaporto, che non gli era stato ritirato dalle forze dell'ordine nonostante l'indagine a suo carico per i reati penali di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Sarebbe giunto in bicicletta alla stazione di Rovigo, per poi prendere un treno regionale fino a Milano e da qui un autobus fino a Barcellona. Questi gli spostamenti dell'uomo secondo la ricostruzione eseguita dai militari dell'arma dei carabinieri del nucleo investigativo di Padova.

Le indagini della procura di Rovigo

Si tratta di un vero e proprio colpo di scena nello scenario delle indagini.

Per gli inquirenti, infatti, la fuga dell'uomo costituisce un grave indizio di colpevolezza e potrebbe rappresentare il punto di svolta nell'ipotesi accusatoria avanzata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Rovigo. Al momento Mohamed Barbri si trova a disposizione delle autorità iberiche a Madrid, dove attende l'estradizione.

Su di lui pende un mandato di arresto europeo emesso dal tribunale di Rovigo sulla scorta delle evidenze investigative. 'Sono andato a Barcellona per cercare Samira', così si sarebbe giustificato l'uomo a telefono con Daniele Pizzi, suo avvocato difensore.