Continuano a salire i decessi a causa del nuovo Coronavirus nel nostro Paese. Il bollettino di oggi 21 marzo è ancora più pesante: il dato diffuso dalla Protezione Civile Nazionale riporta che sono decedute 793 persone, mentre ieri 20 marzo i decessi erano stati 627. In totale quindi i morti sono 4.825, mentre aumenta significativamente il numero delle persone guarite, che ad oggi sono 6.072 (+ 943 unità rispetto a ieri). Le cifre sono state comunicate come ogni giorno da Angelo Borrelli, che è appunto il capo della Protezione Civile. Quello di oggi è il maggior numero di decessi raggiunto dall'inizio dell'epidemia in Italia.

In arrivo 3 milioni di mascherine da tutto il mondo

L'agenzia Ansa informa che per oggi nel nostro Paese è previsto l'arrivo di ben 3 milioni di mascherine, le quali giungeranno da Egitto e India, mentre la Cina si appresta ad inviare 100 ventilatori polmonari. Dalla Russia partirà un altro milione di mascherine. Fonti della Farnesina spiegano che il materiale sanitario in questione verrà recuperato tramite mezzi dell'aeronautica militare. Un nota emanata dal Viminale però evidenzia di come ci siano proteste e conflittualità sindacale nel comparto della logistica e dei trasporti, e questa situazione starebbe rallentando la consegna di questi prodotti che devono utilizzarsi immediatamente. L'Esecutivo sta provvedendo ad attivare tutti i prefetti in modo da avviare opportune misure di mediazione per prevenire i conflitti su detti.

Il nostro Paese è ormai la prima nazione al mondo per numero di contagi, mentre in Cina la situazione, dopo mesi di sofferenza, comincia a tornare lentamente alla normalità. Gli scienziati non sanno ancora perché in Lombardia si sta verificando una situazione che è diversa anche da quella cinese, con un numero di morti che continua a salire di giorno in giorno.

Le strutture ospedaliere del settentrione sono ormai al collasso, specie i reparti di terapia intensiva.

I sindaci del Nord: 'Fermiamoci, per davvero'

E al Governo arriva accorato l'appello di 243 sindaci del bergamasco, i quali chiedono di fermare tutte le attività, questo per fare in modo di rallentare ulteriormente il contagio.

Per adesso l'Esecutivo presieduto da Giuseppe Conte ha emanato ulteriori restrizioni su tutto il territorio nazionale: da oggi non si potranno più frequentare i parchi pubblici e l'attività fisica all'aperto potrà svolgersi solo nei pressi di casa propria. Per i trasgressori c'è o la denuncia penale oppure un'ammenda di oltre 200 euro. Per i sindaci settentrionali sembra che la tragedia, nella loro regione, non sembra avere ormai fine. E sono stati proprio gli impressionanti numeri delle ultime 48 ore a costringere il Governo ad emanare gli ulteriori provvedimenti restrittivi. Ancora oggi in tutta Italia c'era numerosa gente in giro, specialmente vicino ai supermercati, dove si sono formate lunghissime file, come è accaduto ad esempio a Milano. E c'è un altro dato che fa riflettere: aumenta infatti anche il numero di giovani contagiati dal virus cinese.