Si ritorna a parlare di Coronavirus, il pericoloso virus oramai al centro della Cronaca Nera italiana ed estera che, sia in Italia che in altri paesi, sta creando numerose vittime e contagi.

Tra le tante notizie che riguardano il Coronavirus, una in particolare diffusa da TGCOM24 proprio questa mattina ha lasciato tutti senza parole: a Milano, ad un’infermiera neolaureata impegnata in prima linea a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, è stato negato l’affitto di un appartamento “perché lavora in un reparto con pazienti con Covid-19”.

Il caso ha letteralmente sconvolto il popolo italiano che, al contrario, si è sempre dimostrato vicino e sostenitore del personale medico sanitario che in questo periodo sta lavorando senza sosta.

'Siamo infermieri non siamo untori': una giovane infermiera denuncia la discriminazione subita

"Non ce la sentiamo di lasciarle in affitto l'appartamento perché lavora in un reparto con pazienti Covid-19": con questa frase, è stato negato l’affitto di un appartamento a Silvia, una giovane infermiera di 23 anni alla ricerca di un’abitazione temporanea nel capoluogo lombardo. La giovane infermiera neolaureata, alla ricerca di un appartamento nel quale vivere sola per preservare la famiglia, indignata e delusa dalla motivazione usata dagli affittuari ha deciso di denunciare quanto accaduto rilasciando un'intervista a Il Giorno: “Siamo infermieri, non siamo untori”.

La giovane infermiera ha spiegato di aver trovato questo appartamento e di aver contattato il proprietario che, non appena ha saputo della sua professione, le ha negato l’affitto dell’abitazione spiegando di non volerle affittare l’appartamento perché data la sua professione era a contatto con persone affette da Coronavirus.

Coronavirus, a Milano anche altri infermieri hanno vissuto situazioni analoghe

La giovane 23enne, amareggiata e angosciata da quanto successo, ha deciso di rendere pubblica la sua triste disavventura proprio per lanciare un forte appello contro le discriminazioni che stanno sorgendo, soprattutto negli ultimi giorni, nei confronti di coloro che si stanno impegnando in prima linea e senza sosta a salvare la vita a pazienti affetti da Coronavirus.

La ragazza, vittima della discriminazione, ha inoltre sottolineato come il suo non sia stato un singolo caso: “Anche altri miei colleghi infermieri stanno provando a trasferirsi in altri appartamenti per preservare le proprie famiglie, e anche in altri casi analoghi a qualcuno è stato rifiutato l’affitto dell’appartamento perché infermiere”.