Negli ultimi giorni,al fine di fronteggiare l'emergenza crescente di pazienti ricoverati e affetti da Covid-19, il Governo ha usato i principali mezzi di telecomunicazione per cercare medici disposti ad essere assunti negli ospedali. Anche sul sito del Governo è stato pubblicato un comunicato per ricercare medici disposti a prestare servizio in questa difficile situazione. Attraverso il link denominato "Medici per Covid – la piattaforma per inviare la domanda" è possibile inviare la propria candidatura. Le strutture sanitarie sono al collasso e il personale sanitario è costretto a svolgere turni massacranti per cercare di garantire assistenza ai degenti.

Il premier Giuseppe Conte, per far fronte all'emergenza Covid-19, ha deciso di diramare un appello per creare una task force di 300 medici: ieri, alle ore 19:30 erano 7.220 i medici che avevano risposto all'appello dando al propria disponibilità.

Covid-19: le parole di Conte e di Boccia

Il premier Giuseppe Conte venerdì 20 marzo ha diramato un appello con il quale chiedeva ai medici di partecipare alla creazione di una task force utile a implementare il numero di medici che opera in questa situazione.

Con questo appello si ricercavano 300 unità a inserire nelle strutture sanitarie che risultano essere maggiormente oppresse dai continui ricoveri di pazienti affetti da Coronavirus. Secondo quanto a riportato da La Stampa, a ieri 21 marzo, erano 7.220 i medici che avevano dato la propria disponibilità a fare parte della task force utile a fronteggiare l'emergenza sanitaria in atto.

Conte tramite un post su Facebook ha espresso quanto segue: "Questa è l'ennesima risposta generosa di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri. Grazie a tutti, eroi in camice bianco". I medici che faranno parte della task force utile a fronteggiare l'emergenza sanitaria insorta a causa del Covid-19 riceveranno un "premio di solidarietà" di 200 euro al giorno.

Tale somma viene corrisposta per ogni giorno di lavoro e viene erogato direttamente dal dipartimento della Protezione civile e non concorre alla formazione del reddito. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, davanti alla sede della Protezione civile sita nella nostra capitale ha espresso parole di stima per chi ha deciso di rispondere all'appello diramato dal premier Conte. In particolare modo egli ha asserito quanto segue: "C'è gente che viene da tutta Italia e di tutte le età, che ha deciso di andare al fronte perché questo è un fronte".

Covid-19: persone confinate nelle loro case

Il Coronavirus si è ormai diffuso in tutta Italia: in ogni regione esistono casi di persone affette da questo virus.

La regione più colpita è la Lombardia. Il personale del sistema sanitario è stato implementato anche all'immissione in ruolo di Infermieri la cui laurea è stata anticipata proprio su richiesta della Regione Lombardia al fine di potere avere a disposizione quanto prima personale competente. Si stima che oltre 900 milioni di persone, in 35 paesi diversi, stiano vivendo chiuse nelle loro case, senza potere uscire, se non per potere andare a fare la spesa o in farmacia. Questa restrizione è stata doverosa al fine di contenere quanto più possibile il diffondersi del Covid-19.

Covid-19, in Italia sono in arrivo 3 milioni di mascherine

La Farnesina ha fatto sapere che sono in arrivo a breve nel nostro paese 3 milioni di mascherine utili ad arginare la diffusione del Coronavirus tra il personale sanitario e tra chi ancora si reca al lavoro.

A fare avere al nostro paese questo materiale sanitario di protezione sono diversi paesi: l'Egitto ce ne concede 1,2 milioni, l'India ce ne invia 40 mila, 1,5 milioni dalla Cina con l'aggiunta di 100 ventilatori polmonari e dalla Russia ce ne arrivano 1 milioni. Il carico dovrebbe essere consegnato già nella giornata di oggi. Questa collaborazione che permette al nostro paese di avere a disposizione materiale sanitario indispensabile, generosamente donato dai paesi sopracitati, è frutto anche del duro lavoro e dell'impegno prodigato dal ministero degli Esteri, della Difesa, dalla Protezione civile e dal commissario straordinario Arcuri. I paesi che ci donano questo materiale sanitario sono stati anch'essi colpiti dal Covid-19, in particolare modo la Cina.