Non riesce a darsi pace Angelo Grasso, nonno materno del piccolo Diego Sgambato, il bimbo di tre anni trovato morto questa mattina, sabato 28 marzo, in un canneto vicino al fiume Bradano a Metaponto (piccola frazione del comune di Bernalda, in provincia di Matera). L'uomo si trova in una "zona rossa" dell'Irpinia e non può raggiungere la famiglia in Basilicata. Per questo ha lanciato un accorato appello alle autorità: "Portatemi da lui".
L'appello del nonno di Diego
Angelo Grasso, originario di Greci (borgo di tradizioni italo-albanesi in provincia di Avellino) vive con la moglie nella vicina Ariano Irpino, uno dei centri campani più colpiti dal coronavirus.
Il paese, nei giorni scorsi, è stato dichiarato "zona rossa" e nessuno può entrarvi o uscirvi. Neppure un nonno disperato che ha perso tragicamente il nipotino di soli tre anni.
L'uomo, vorrebbe poter raggiungere la figlia ed il genero a Metaponto per poterli abbracciare e per poter vedere, per l'ultima volta, Diego, il suo angelo biondo, volato in cielo troppo presto. Per questo, disperato, si è rivolto al Sindaco Enrico Franza, al commissario prefettizio ed alle forze dell'ordine. Pur di andare da Diego è disposto a percorrere quei 200 km che lo separano dai suoi cari anche in ambulanza (pagata da lui), tutto bardato. "Portatemi da lui, fate un atto di umanità", ha implorato. Purtroppo, però, il suo grido d'aiuto rimarrà probabilmente inascoltato.
Il bimbo, infatti, nel rispetto delle norme anti-contagio non potrà avere neppure un funerale.
La tragedia del piccolo Diego
Stamattina l'Italia, già duramente provata dal coronavirus, ha ricevuto una drammatica notizia di Cronaca Nera. Il piccolo Diego Sgambato, figlio unico di una coppia di imprenditori agricoli, è stato ritrovato senza vita dai carabinieri del Centro cinofili di Firenze.
Il corpo del bambino è stato rinvenuto riverso nel fango melmoso di un canneto nei pressi del fiume Brandano, a circa 500 metri dalla sua abitazione (in contrada Marinella, a Metaponto di Bernalda).
Secondo quanto emerso finora, si sarebbe trattato di un tragico incidente: il medico legale, durante la prima ispezione cadaverica, non ha riscontrato segni di violenza.
Diego, probabilmente, è finito in acqua ed è annegato. Tuttavia, sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte. Sul caso, stanno indagando gli uomini del Comando provinciale dei carabinieri di Matera, coadiuvati dal pm Annunziata Cazzetta.
Diego aveva fatto perdere le sue tracce nella mattinata di ieri, venerdì 27 marzo. Il piccolo stava giocando con i cani di casa quando, approfittando di un attimo di distrazione dei genitori, si era allontanato. Il padre e la madre, appena si erano resi conto dell'assenza del bimbo, erano subito usciti a cercarlo. Non trovandolo avevano avvisato i carabinieri del comando di Pisticci (sempre in provincia di Matera) e la macchina delle ricerche si era messa in moto.