Elisa Pardini, che avrebbe compiuto sei anni il prossimo 27 giugno, ha perso la sua battaglia contro la leucemia. La piccola, originaria di Azzano Decimo (in provincia di Pordenone) è morta ieri, giovedì 9 aprile all'ospedale Bambino Gesù di Roma, dove da tempo era ricoverata in attesa di un nuovo trapianto. A darne notizia, rilanciata dalla sezione di Cronaca Nera dei principali quotidiani, è stato il papà, dalla pagina Facebook "Pardini Fabio Per Elisa".

'Elisa ci ha lasciati soli'

"Elisa, il nostro cucciolo, ci ha lasciati soli. E io e Sabina siamo morti con lei".

Con questo breve e straziante messaggio, ieri pomeriggio, papà Fabio ha comunicato la morte della sua piccola. La bimba era ricoverata nel reparto di Onco-ematologia pediatrica del Bambino Gesù di Roma e da anni era seguita dal professor Franco Locatelli e dalla sua équipe.

Elisa, dall'età di tre anni, era affetta da una forma molta rara di leucemia particolarmente aggressiva: la Leucemia Mielomonocitica Infantile. Una malattia terribile, che colpisce meno di 2 bambini su un milione, e può essere sconfitta solo con il trapianto di midollo osseo. Ma, come è accaduto alla bimba di Azzano Decimo, trovare il donatore perfettamente compatibile può essere un'impresa impossibile.

La lunga battaglia di Elisa

Fabio Pardini e la compagna Sabina, per sostenere la loro amatissima Elisa nella sua difficilissima battaglia, avevano lasciato senza esitare il Friuli - dove vivevano e lavoravano - e si erano trasferiti a Roma. Poi, avevano condiviso la loro storia, aperto una raccolta fondi e, con l'hastag #SalviamoElisa, il loro appello aveva fatto il giro del mondo.

Elisa, era in attesa del terzo trapianto. Nel gennaio del 2018, infatti, si era trovato una donatrice compatibile tra l’85 ed il 90%, ma la bimba, forse per l'aggressività della malattia, non aveva "accettato le cellule". Così, sul finire del 2019, era stato necessario un nuovo intervento. E, nonostante, fossero diminuite le chance di buona riuscita, c'era un cauto ottimismo: la piccola, infatti, stava rispondendo bene.

La leucemia, però, si era ripresentata e qualche settimana fa, le condizioni di Elisa erano nuovamente peggiorate.

Tanti i messaggi di addio per Elisa

La triste storia di Elisa Pardini, in questi anni, ha commosso tante persone che, pur non conoscendola personalmente, si erano interessati alla sua vicenda e le volevano bene. In migliaia, ogni giorno, la sostenevano e la seguivano sulla pagina Facebook creata dai genitori "Pardini Fabio Per Elisa".

In queste ore, sui social, stanno arrivando numerosi messaggi di cordoglio e di affetto per la bimba, per il suo papà e per la sua mamma. In moltissimi, che fino all'ultimo speravano in un miracolo, hanno voluto dire addio al "piccolo angelo" che ha saputo combattere come un guerriero.

E c'è anche chi ha colto l'occasione per invitare tutti coloro che si lamentano per la quarantena imposta dal coronavirus a pensare alla famiglia Pardini, da anni privata di tantissime libertà. Solo pochi giorni fa, infatti, mamma Sabina si era sfogata: "Non so cosa darei per restare a casa", aveva scritto, sottolineando che da tre anni ormai, pur di star vicino a sua figlia, non vede più né la sua casa né gli affetti più cari.