Si sente affranto Marwen, un giovane rider che, nella mattinata del 16 aprile, è stato multato dalla polizia municipale di Torino durante un controllo anti-Coronavirus. Il fattorino ha spiegato al quotidiano La Stampa che vive a Carignano e che per lavoro deve spostarsi dal suo Comune di residenza al capoluogo piemontese.
E così, anche l'altro giorno si è recato a Torino per prendere l'ordinazione e consegnarla a Corso Novara. Sulla via del ritorno, nei pressi di Piazza Derna, il rider - che di solito si sposta con la sua automobile - è stato fermato dai vigili urbani.
Lui ha accostato tranquillamente, ma proprio in quel momento ha avuto l'amara sorpresa: gli agenti non hanno creduto alla sua versione dei fatti e gli hanno inflitto una sanzione pecuniaria che ammonterebbe a 4.000 euro.
Multa da 4.000 euro, ma la polizia municipale parla di 620 euro
Marwen ha riferito al quotidiano torinese che la sanzione ammonterebbe a circa 4.000 euro, ma il comando della polizia municipale locale ha precisato che, in realtà, il verbale elevato al fattorino equivale a 620 euro.
L'uomo ha dichiarato che gli agenti gli avrebbero contestato il fatto di trovarsi fuori dai confini del suo comune di residenza senza un valido motivo. Il giovane gli avrebbe mostrato anche il contenitore vuoto della Glovo, l'azienda per la quale lavora.
A questo punto, i vigili gli avrebbero chiesto di fargli vedere la ricevuta dell'ordine appena evaso, ma purtroppo pare che il rider non l'avesse con sé giacché, una volta consegnato il pacco, i dati del cliente verrebbero cancellati automaticamente dall'app in dotazione ai fattorini per una questione di privacy.
Marwen ha aggiunto che questo non sarebbe stato il primo episodio del genere, poiché anche altri suoi colleghi sarebbero stati multati dalle forze dell'ordine.
Il lavoratore ha definito tutto ciò "incomprensibile", dato la sua è una delle poche categorie che in questo periodo di lockdown può offrire un servizio in città.
Il fattorino farà ricorso
Il fattorino ha spiegato che farà ricorso con la speranza che venga accolto. Inoltre ha chiarito che l'azienda per la quale lavora non gli ha garantito alcun supporto o sostegno pratico, quindi sarà costretto a cavarsela solo con le sue forze.
Intanto, la polizia municipale torinese ha spiegato che il soggetto viaggiava in un'auto con i vetri oscurati (non ammessi dal codice della strada) e che quando è stato fermato ha semplicemente mostrato una borsa termica, dichiarando di avere l'autorizzazione ad "andare dove voleva".
Di conseguenza, la sanzione sarebbe di 87 euro per i vetri oscurati e di altri 533 euro per "spostamento ingiustificato in violazione delle disposizioni del Dpcm sull'emergenza Covid-19".