Superato il picco della pandemia da Coronavirus, quando verrà meno l'emergenza sanitaria, potrebbe esserci un picco di malattie mentali, o già esistenti, o scatenate dal lockdown imposto a milioni di persone nel mondo. Potrebbe verificarsi un aumento dei disturbi dello spettro dello stress, ansioso-depressivi, e del sonno, come di casi di abuso di sostanze, a causa di una percezione della salute e del benessere individuale stravolta, ma anche di un'epidemia cognitiva che ha amplificato la paura della minaccia invisibile e del contagio. A lanciare il grido d'allarme, sono stati 42 professionisti della salute mentale, esperti a livello mondiale, in un articolo pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, Lancet Psychiatry.

Secondo gli specialisti, se non si interverrà tempestivamente, dilagherà una pandemia psichiatrica per le conseguenze socioeconomiche del covid-19, e con possibili esiti mortali.

Coronavirus e malattie mentali, fattori di rischio

Giorni fa, l'Oxfam, organizzazione internazionale no profit, ha lanciato l'allarme: l'impatto socioeconomico che il coronavirus sta avendo in tanti Paesi del mondo, sarà devastante per oltre 500 milioni di persone a rischio povertà estrema. All'angosciante dossier, ora va ad aggiungersi il monito di 42 psichiatri che in un articolo apparso su Lancet Psychiatry preannunciano la possibile esplosione di una pandemia psichiatrica perché alle persone che già soffrivano di gravi disturbi psichiatrici, quali depressione, schizofrenia, demenze, disturbo bipolare, dipendenza da sostanze, potranno aggiungersi altre che mai avevano manifestato sintomi.

Al rischio di aggravamento di alcune patologie, potrebbe associarsi l'aumento di casi di esordio psicotico.

Gli esperti hanno individuato otto fattori psicologici, sociali ed economici legati alla pandemia che andrebbero ad aumentare il rischio suicidio. Il team internazionale di scienziati, coordinato da David Gunnell dell’università di Bristol, ha costituito la ‘International Covid-19 Suicide Prevention Research Collaboration’, allo scopo di condurre uno studio e indicare soluzioni.

Tra i fattori di rischio individuati, crescenti preoccupazioni di carattere economico, la perdita del lavoro o di un reddito di sostentamento, l'aggravarsi delle violenze domestiche su donne o bambini a causa della reclusione imposta dalla quarantena, le dipendenze da droga o alcol. Ma a rendere la popolazione a rischio, è anche lo stress post traumatico provocato da paura e isolamento, non diverso da quello innestato da conflitti armati o attacchi terroristici.

Effetti che potrebbero emergere a distanza di tempo causando danni irreparabili alla salute mentale delle persone più fragili. Gli esperti ritengono, tuttavia, che l'aumento dei suicidi non sia inevitabile ma si possa prevenire, purché i professionisti della salute mettano in atto alla svelta strategie di aiuto. Dal supporto psicologico di persone a rischio, a setting terapeutici via telefono o mediati dal web con videochiamate. Soluzioni che però presuppongono persone dotate di mezzi informatici e consapevoli della propria condizione, quindi in grado di chiedere aiuto e farsi aiutare.

Coronavirus e disagio psichico, la situazione italiana

Secondo Massimo Cozza,direttore del Dipartimento Salute Mentale Asl Roma 2, il più grande dipartimento in Italia, il nostro Paese ha più risorse di altri per affrontare l'emergenza Coronavirus perché dotato di una rete di servizi che, anche se impoverita, come tutto il Sistema Sanitario Nazionale, perché pesanti tagli hanno interessato anche i centri di salute mentale, si è attivata per dare un soccorso, attraverso 'help line' o consulenze telefoniche.

Ora si tratta di potenziarla, dal momento che l'Italia è tra i Paesi più a rischio dal punto di vista economico: bisognerà garantire un supporto, anche psicologico, alle persone che hanno perso o perderanno il lavoro.

Coronavirus, il caso di Ivana Spagna: attacchi di panico continui

Ha suscitato molta apprensione il racconto fatto nei giorni scorsi dalla cantante Ivana Spagna al programma Rai Storie italiane condotto da Eleonora Daniele. La cantante ha raccontato di essere sola, senza famiglia e di vivere la situazione di reclusione domestica obbligata con grande disagio psichico. Ha oscillazioni dell'umore, soffre di attacchi di panico continui e crisi di pianto, ha tachicardia e le manca il respiro.

Per riuscire a dormire prende blandi sedativi, preparati erboristici. L'artista 65enne, che non è sposata e non ha figli, come tanti italiani, anche anziani che non hanno potuto ricongiungersi ai familiari, è costretta alla quarantena in completa solitudine. La testimonianza di Ivana Spagna, ha commosso la padrona di casa. La conduttrice Eleonora Daniele, tra l'altro in attesa della prima figlia, ha cercato di supportare la sua ospite che era in collegamento da casa.