A causa del Coronavirus migliaia di nostri connazionali sono bloccati all'estero senza sapere quando e come potranno rientrare. Alessio, napoletano residente in Germania (dove si è sposato) si trova in Messico con la moglie. Doveva essere il suo viaggio di nozze, ma dall'inizio dell'emergenza è diventato un incubo. Così, disperato, ha scritto un'accorata lettera al giornale onilne Fanpage per chiedere aiuto.

La lettera di Alessio

Alessio, cittadino italiano, si trova in Messico, a Cancun. "Non sappiamo come fare - ha spiegato nella sua missiva precisando che la Farnesina non starebbe facendo nulla e l'ambasciata italiana si limiterebbe a consigliare di prendere dei voli che però al momento non ci sono.

Come testimoniato dall'uomo infatti, tutti e tre i voli da lui acquistati sono stati cancellati e non rimborsati.

"Ci trattano in modo vergognoso", ha spiegato, precisando che è sempre più difficile affrontare la quotidianità. Con Alessio sono bloccati bambini impauriti, anziani e anche persone con problemi di salute. I medicinali però stanno iniziando a scarseggiare e non si sa come fare per reperirli. Senza dimenticare che la situazione sanitaria si sta aggravando di giorno in giorno e, per i tanti che non hanno un'assicurazione, ammalarsi potrebbe rappresentare un grande problema. Inoltre per molti i soldi sono quasi finiti.

"La situazione - ha continuano l'uomo - sta diventando a diventare veramente pesante".

Per via del Covid-19 infatti agli stranieri non è più consentito affittare in maniera legale un appartamento o anche solo una stanza. "Non ci sentiamo tutelati", ha affermato facendo anche cenno agli episodi di violenza e ai disordini che si sono registrati, nei giorni scorsi, a Cancun e nella penisola dello Yucatán.

'Aiutateci a tornare'

Alessio ha affermato di aver sollecitato più volte l'intervento delle autorità competenti, ma senza grandi riscontri. La Farnesina sta valutando di andare a prendere gli oltre 100 italiani bloccati in Messico e rimpatriarli, ma sembra che ci siano anche dei problemi di tipo economico. Nelle scorse settimane il nostro Paese aveva organizzato un volo che però non tutti sono riusciti a prenotare: "Al momento di pagare il sistema andava in crash", ha spiegato Alessio.

Essendo residente in Germania e sposato con una ragazza tedesca, ha provato a contattare anche il Ministero degli Esteri di Berlino, ma rientrare con un loro aereo risulta proibitivo dal punto di vista logistico. Le partenze infatti vengono comunicate il giorno prima per il giorno dopo e organizzare il trasferimento all'aeroporto in un Paese così grande come il Messico è molto complicato.

Così, per cercare di "smuovere le acque", ma anche per sostenersi a vicenda, Alessio ha deciso di creare, con altri ragazzi conosciuti in questa difficile situazione, un gruppo Facebook. In questo modo sperano anche di raggiungere i vari enti e di spingerli a mobilitarsi. "Lo dico a nome di altri cento connazionali - ha concluso il giovane - aiutateci a diffondere il nostro appello.

Il modo in cui veniamo trattati qui è vergognoso". "Vi prego - ha implorato - aiutateci almeno voi".

Anche Alessandra è bloccata in Messico

La storia di Alessio ricorda quella di Alessandra Di Penta, 28enne di Fermo nelle Marche. La giovane, dopo la laurea, ha viaggiato tra Stati Uniti e America del Sud e, prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus, si era fermata in Messico dove era stata assunta in un ostello con il compagno. La ragazza, che ha denunciato in un video-messaggio una situazione pressoché identica a quella raccontata da Alessio, sta tentando in ogni modo di rientrare in Italia. Però, come ha dichiarato la madre di Alessandra Stefania, "non si riesce a trovare un contatto per tornare a casa". Preoccupata per lo sorti della figlia, la donna ha concluso amareggiata: "Spero che la Farnesina abbia veramente a cuore gli italiani all’estero".