Il Coronavirus continua a flagellare tutto il mondo e anche nel nostro Paese l'emergenza sanitaria continua, soprattutto in Lombardia che rimane la regione più colpita. Sono ormai oltre un milione le persone contagiate dal Covid-19 in tutto il globo. Nel nostro Paese, in questi ultimi giorni, la curva del contagio sembra stia per raggiungere il picco e a breve gli esperti si aspettano che cominci la decrescita. Il Governo ha prolungato le misure restrittive fino al prossimo 13 aprile, giorno di Pasquetta. Solo in quella data si vedrà se la curva sia scesa sufficientemente per poter organizzare la cosiddetta "fase 2", ovvero quella di convivenza con il virus.

Dopo il lockdown, quindi, non sarà proprio finita e molte delle consuete abitudini cambieranno radicalmente. Il rapporto con amici e parenti non sarà più quello di un tempo: per diverso tempo ancora si dovrà fare a meno di baci e abbracci quando ci si saluta, mentre nei locali pubblici si dovranno rispettare delle regole abbastanza rigide.

A fattore R0,5 riapriranno bar e ristoranti

Le prime a riaprire saranno le aziende, poi man mano toccherà anche ai negozi presenti nelle varie città italiane. In questa seconda fase resteranno ancora chiusi i centri commerciali, che sono motivo di assembramenti. Non è escluso che si possa procedere anche ad una apertura a scaglioni, ovvero prima i negozi più piccoli e poi quelli più grandi.

In tutti i casi si dovrà essere muniti di mascherine e guanti, oggetti oggi diventati familiari. Cambieranno anche le regole del trasporto pubblico: le vetture non dovranno viaggiare a capienza massima, ma con la metà dei passeggeri, i quali dovranno essere distanti almeno un metro tra di loro. Su autobus e metropolitane ci potrebbe anche essere un controllore di bordo che, oltre a verificare il titolo di viaggio dei passeggeri, misurerà a tutti la temperatura per escludere che nessuno abbia la febbre, che è poi uno dei sintomi del Covid-19.

Quando il fattore di contagio arriverà a R0,5 (adesso oscilla tra 1,1 e 1, una persona può contagiarne un'altra o poco più) riapriranno i locali come bar e ristoranti.

Le nuove norme nei locali pubblici

Quando i locali pubblici alzeranno le saracinesche dopo un lungo stop dovranno pensare a riorganizzare gli spazi interni. Ad esempio nei bar i clienti al bancone dovranno tenere una distanza di un metro uno dall'altro e anche dallo stesso gestore, mentre in quei locali dotati di sale, come i ristoranti, i tavoli dovranno essere distanti almeno due metri uno dall'altro e dovrà essere osservato lo spazio sufficiente per far passare i camerieri, i quali dovranno indossare guanti e mascherine obbligatoriamente.

Stessa regola vale per i posti a sedere all'aperto. Gli ultimi a riaprire i battenti saranno quei posti dove l'affollamento di persone è tale da non poter permettere il rispetto delle distanze di sicurezza, come gli stadi e gli impianti sportivi in generale.