Il Messico è entrato nella fase più forte della diffusione del coronavirus. Secondo il Viceministro della Salute Hugo Lopez Gatell, il virus sta intensificando e accelerando notevolmente la sua diffusione. Tutto ciò renderebbe il sistema sanitario incapace di combattere l'epidemia e di curare adeguatamente i malati.
Ecco perché il governo del Paese ha deciso di adottare la cosiddetta Fase 3. Una denominazione che serve per indicare il grado di pericolosità e gravità della malattia attualmente in corso all'interno del territorio messicano. Dunque, da non confondere come uno stato successivo al post-pandemia, come avviene in Italia.
La Fase 3 in Messico
Il Coronavirus continua a causare vittime in tutto il mondo. Se però in alcuni Paesi il numero di decessi e contagiati dal Covid-19 è in diminuzione, per altri la pandemia è ancora in forte crescita. Tra gli Stati che tuttora sono fortemente coinvolti dal virus, c'è soprattutto il Messico. Attualmente il Paese sta vivendo la fase più intensa del virus. Infatti, il Covid-19 continua a intensificare la sua azione di diffusione, di conseguenza, anche il numero delle vittime è in forte aumento. Dinnanzi a tale situazione, il governo locale ha deciso di decretare la messa in atto della cosiddetta "Fase 3".
Il compito di annunciare tale decisione è stato affidato a Hugo Lopez Gatell, viceministro della Salute in Messico.
Il motivo di questa scelta risiede, come spiega in conferenza stampa il politico, nel fatto che il virus "può essere così veloce da non consentire l'adattamento del sistema sanitario".
Inoltre, il Paese è entrato da poco nello stadio di riconversione della malattia. Tuttavia, il viceministro ammette che il Messico, ad oggi, non è ancora del tutto in grado di prendersi cura di tutti i malati da Covid.
"Con questa Fase 3" afferma Gatell "avremo una progressione accelerata del virus e sarà irreversibile". Le misure appena entrate in vigore saranno valide fino al 30 maggio. Tra le varie disposizioni, sono presenti la sospensione delle lezioni all'interno delle scuole e il divieto di riunioni in pubblico. Anche le strette di mano non potranno essere effettuate, poiché le persone devono garantire il distanziamento sociale.
I numeri della pandemia
Secondo gli ultimi dati dei giorni scorsi il Messico aveva registrato ufficialmente meno di novemila casi e solo 712 morti provocati dal coronavirus. Tuttavia, il ministero fa sapere che la stima presentata riguarda solo un ottavo dei casi individuati all'interno del territorio. Inoltre, la maggior parte di essi si troverebbe nella capitale di Città del Messico.
Anche gli altri Paesi del Centro e Sud America stanno registrando un'accelerazione dell'intensità del virus. Mentre gli ultimi dati riguardanti gli Stati Uniti registrano ben 2.700 persone decedute nella sola giornata di ieri. Non è escluso che un nuovo assalto del virus possa peggiorare anche qui l'intera situazione.