La bella stagione è sempre più vicina e per questo motivo quando si pensa alla fase 2 è inevitabile pensare quali misure verranno adottate per l'accesso ai servizi balneari e alle spiagge. In questi giorni molte ipotesi sono al vaglio delle amministrazioni delle varie località italiane, in Campania si va verso l'adozione di rigidi protocolli. L'amministrazione Regionale, guidata da Vincenzo De Luca, si è mostrata favorevole alla chiusura delle spiagge libere, onde evitare il verificarsi di situazioni pericolose e fuori controllo.

I motivi della chiusura delle spiagge libere

I motivi della probabile chiusura delle spiagge libere, sono stati ampiamente spiegati da Valentino Di Giacomo a 'il Mattino'. Far rispettare la distanza di sicurezza ai fruitori delle spiagge libere sarà sicuramente impossibile, negli stabilimenti privati invece è più semplice adottare un regolamento efficace atto a garantire la giusta distanza di sicurezza tra i fruitori del servizio. Questo perché i gestori dei lidi, pur di continuare a lavorare e tenere attive le loro licenze, si metteranno in moto per far rispettare le regole di sicurezza imposte dal Governo. Già da oggi, 16 aprile, partirà in Campania una conferenza in merito alla fruizione dei servizi in grado di stabilire le principali linee guida del 'piano-spiaggie'.

Il piano dovrà essere elaborato entro il prossimo 4 maggio in modo tale da poterlo attuare nel caso in cui il passaggio alla fase 2 sia effettivo.

La distanza di sicurezza dovrà essere almeno di due metri

Stilare un preciso regolamento, atto a disciplinare i comportamenti dei fruitori dei servizi balneari, non sarà di certo una cosa semplice.

Non sarà facile nemmeno far osservare il rispetto di tali regolamentazioni. L'idea principale è quella di costringere i gestori dei lidi di vietare assolutamente qualsiasi forma di assembramento, garantendo una distanza di almeno due metri tra i clienti. Il dato preoccupante però è che in Campania solo pochi stabilimenti possono consentire l'utilizzo di queste misure di sicurezza.

I problemi principali di questa tematica riguardano da un lato le modalità di chiusura delle spiagge libere e delle scogliere, dall'altro l'accesso consentito solo a pagamento. Per questo motivo il ministro del Turismo sta valutando la possibilità di erogare dei voucher per le fasce sociali più deboli. La regione Campania è impegnata a studiare tutte le misure di sicurezza richieste dagli stessi gestori dei lidi. Misure atte a regolamentare il distanziamento, la sanificazione dei servizi igienici e dei lettini e il rifiuto all'installazione delle strutture in plexiglas. Questo per fare in modo di evitare anche la perdita del lavoro di oltre 100000 persone.