Quando il coronavirus è arrivato in Portogallo, gli esperti pensavano che in questo paese ci sarebbe stata una diffusione enorme, con numeri una mortalità molto elevata. Invece il paese ha invertito le previsioni, e ad oggi l'emergenza Coronavirus appare controllata e stabile.

Sistema sanitario malmesso ed età media alta

I fattori che facevano propendere per degli effetti disastrosi della diffusione del Covid - 19 in Portogallo erano sostanzialmente due: il sistema sanitario malmesso, uno dei più malridotti in Europa, con il numero di posti di terapia intensiva più basso in rapporto agli abitanti di tutta l'Unione Europea, e un'età media molto alta, che non favorisce coloro che entrano in contatto con il virus.

Altro elemento da considerare e da non sottovalutare, è la vicinanza estrema alla Spagna, con cui il Portogallo confina per oltre 1.000 chilometri. La regione iberica è uno dei paesi europei più colpiti dal coronavirus, insieme all'Italia. Tuttavia, il Portogallo è riuscito a contenere la pandemia, nonostante le premesse portassero nella direzione opposta.

Dopo il caso della Nuova Zelanda, l'eccezione portoghese

Il coronavirus sta mietendo vittime in tutto il mondo, in alcuni paesi come gli Stati Uniti la diffusione sta continuando a crescere, mentre in altri, come l'Italia, sembrano esserci segni di miglioramento, nonostante il numero ancora alto di decessi. Ma in Nuova Zelanda c'è stata una vera e propria inversione di tendenza, complice il fatto di aver attuato il lockdown con soli 100 casi positivi in tutta la nazione, senza aspettare quindi una diffusione maggiore del contagio, riuscendo a contenere e quasi a sconfiggere il virus.

Adesso sembra che anche un paese europeo presenti le stesse caratteristiche della Nuova Zelanda, al punto che i giornali hanno iniziato a parlare di 'eccezione portoghese': il governo del Portogallo ha infatti proibito gli spostamenti già il 19 marzo, quando i casi nel paese erano solo 245, elemento che ha permesso di bloccare praticamente sul nascere il contagio, con un curva epidemica che non è mai cresciuta come in Italia e in Spagna.

Inoltre, come spiegato da Filipe Froes, consigliere della direzione generale sanitaria del paese, il Portogallo ha avuto tempo di prepararsi sulla base di quello che stava accadendo in Italia e in Spagna: 'Questo ci ha garantito alcuni giorni preziosi per prepararci e di osservare l'efficacia delle misure prese altrove'.

I dati in Portogallo

La nazione portoghese è riuscita a contenere il tasso di mortalità, che ad oggi si aggira intorno al 3%, uno dei più bassi in Europa, paragonabile a quello della Germania. Gli ultimi dati, aggiornati a ieri venerdì 17 aprile, parlano di 18.000 casi in tutto il paese, con Porto città che traina il numero dei positivi e non la capitale Lisbona, più grande di dimensioni e più popolata. Questo è stato spiegato dagli esperti con il fatto che Porto è una città industriale, e infatti i primi casi sono stati riscontrati in pazienti provenienti da una fiera delle scarpe nel Nord Italia, mentre Lisbona è una città più voltata al turismo, e di conseguenza, essendo in bassa stagione, i contatti con l'estero sono stati molto limitati.