Le misure di isolamento domiciliare decise dal Governo Conte, sono destinate a restare tali ancora per venti giorni almeno: fino a domenica 3 maggio. Dopo si vedrà. Intanto, però, a un mese dal lockdown in Italia, esattamente 31 giorni di chiusura, sono cambiate le abitudini degli Italiani, tra attività aperte ed attività chiuse.
Cinema e Teatri fermi dall'8 marzo
I cinema e i teatri sono loro i primi a chiudere con i Dpcm del 4 marzo che prevedono spettacoli sì, ma con distanze di almeno 3 metri tra uno spettatore e l'altro. Qualcuno resiste, stoicamente, ma si deve arrendere con il nuovo decreto dell'8 marzo.
Tutto chiuso, stop a concerti, film al cinema, spettacoli teatrali. E quello della cultura potrebbe essere ad essere uno degli ultimi settori a riaprire.
Lo stop alle lezioni in aula
Anche la scuola è stato uno dei settori che prima di tutti si è fermato. Stop ai ragazzi sui banchi: l'ultima campanella è suonata il 4 marzo, dopodiché tutti a casa. Inizialmente fino al 14 marzo, poi tutto rinviato fino a maggio. I ragazzi potrebbero non rivedere cattedra e lavagna fino a settembre. Ancora allo studio le modalità di svolgimento degli esami di Maturità e per quelli di terza media. Intanto lezioni a distanza per gran parte degli studenti italiani.
Lo sport alla prova de Covid-19
Grand caos si è registrato ne mondo dello sport, soprattutto del calcio.
Prima la Serie A a porte chiuse, poi i primi giocatori positivi e infine lo stop. Per ora niente allenamenti e calciatori che si allenano in casa. Fermi anche gli Europei itineranti, per la prima volta nella loro storia, che sono stati rimandati al 2021. Niente Olimpiadi a Tokyo, anch'esse rimandate di un anno. Molti altri sport hanno praticamente tutti alzato bandiera bianca, concludendo la stagione: dal basket alla pallavolo, passando per rugby e calcio giovanile.
Non si arrendono ancora Formula 1 e Moto Gp, che come il calcio professionistico pensano di ripartire entro giugno-luglio. Il ciclismo propone di correre in autunno il Giro d'Italia, mentre il tennis ha già fermato Wimbledon e altri tornei internazionali. Forti dubbi su una ripresa nel 2020. Per i runner le risposte sono arrivate con un'ordinanza del ministro della Salute in vigore dal 21 marzo: sì all'attività motoria purché da soli e vicino casa.
La stessa norma è definitiva sui parchi: chiusi tutti e ovunque, sanando così decisioni autonome di Comuni e Regioni.
Gli esercizi commerciali aperti
A rimanere aperti sono i supermercati, con ingressi contingentati, discount, farmacie, edicole, tabacchi, benzinai, piccoli negozi di alimentari. E l'elenco non si ferma, su la saracinesca per ferramenta, negozi di elettronica, banche, poste e assicurazioni, lavanderie e pompe funebri.
Chiusura forzata per molti negozi
Dal 12 marzo sono chiusi i parrucchieri, negozi di abbigliamento, librerie, bar, ristoranti, gelaterie. E poi molte fabbriche: che in queste ore stanno chiedendo di poter riaprire, e alcune lo potranno fare dopo Pasquetta. Ma al momento è ferma la gran parte delle fabbriche italiane.
I vivaisti hanno potuto riaprire in questi giorni. Fermo anche tutto il settore viaggi con forti, se non drammatiche, ripercussioni su tutto il Paese. Uno dei settori trainanti per l'economia italiana che sta lasciando a casa milioni di persone.