I primi segnali dell'avvicinamento alla tanto attesa fase due dell'emergenza coronavirus si iniziano a intravedere nella giornata di oggi martedì 14 aprile: ripartono infatti alcune attività produttive così come stabilito dal decreto dell'11 aprile. Ma le ripartenze sono scaglionate e non uguali in tutte le regioni.

Le attività che riaprono e le nuove regole

L'Italia entra oggi in una fase cruciale con la riapertura di alcune attività e il rallentamento quindi dello stato di lockdown. A tornare a lavoro sono le librerie, le cartolerie e i negozi di abbigliamento per bambini, riprendono anche le attività di silvicoltura, di cura e manutenzione del paesaggio e il commercio all'ingrosso di carta e cartone.

Ma i titolari dei negozi e delle aziende dovranno garantire nuove regole come la pulizia dei locali due volte al giorno e la disposizione vicino alle tastiere e ai sistemi di pagamento dei dispenser per disinfettare le mani. Risultano inoltre obbligatori l'utilizzo della mascherina nei locali chiusi e dove non è possibile garantire la distanza di sicurezza, e quello dei guanti usa e getta per i negozi di generi alimentari. Si mantengono anche le norme previste sugli ingressi scaglionati, da stabilire in base alla grandezza dei singoli locali e su percorsi differenti in entrata e in uscita.

Le differenze tra le regioni

Ma le regioni non viaggiano all'unisono sui rallentamenti del lockdown: sono infatti molti i territori italiani che mantengono forti restrizioni, mentre altri hanno deciso di allentare la morsa dei divieti sulla scia degli ultimi dati dei contagi da Coronavirus.

In Veneto da oggi riaprono librerie, cartolerie e negozi dell'infanzia ma solo per due giorni a settimana. Il governatore Zaia ha anche dichiarato che sarà concessa l'attività motoria entro 200 metri dal proprio domicilio, sempre con l'obbligo di mascherina. In Lombardia non sono previste le riaperture nella giornata odierna delle librerie e delle cartolerie, mentre sono consentite quelle dei negozi d'abbigliamento per bambini.

Stesse direttive per il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha confermato la chiusura di librerie e cartolerie e il no al cibo d'asporto e limitato l'apertura dei negozi per bambini a due giorni la settimana. Anche in Toscana, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e in Emilia Romagna, salvo le zone rosse di Piacenza e Rimini, le attività prima richiamate hanno ripreso a lavorare, ma nella regione Toscana la distanza di sicurezza da doversi garantire sale a 1 metro e 80.

Il Lazio, invece, ha posticipato il ritorno alle attività per le librerie, che riapriranno il 20 aprile.

Altre possibili riaperture anticipate

Mentre il lockdown resta attivo fino al 3 maggio per la maggioranza dei cittadini, è possibile che nei prossimi giorni si vada incontro ad ulteriori riaperture anticipate oltre a quelle entrate in vigore oggi 14 aprile: i settori della moda e della metallurgia e tutto ciò che concerne il commercio all'ingrosso, necessario per rifornire chi è già aperto, potrebbero infatti riaprire ai loro lavoratori già la prossima settimana tra il 18 e il 20 aprile, ma tutto dipenderà ovviamente dall'andamento dei contagi.