Lo scrittore cileno Luis Sepulveda aveva contratto il coronavirus. Si è spento all'età di 70 anni, all'ospedale di Oviedo, dove era ricoverato da febbraio scorso.
Una vita tra attivismo politico e letteratura
Nato a Ovalle, in Cile il 4 ottobre del 1949, Luis Sepuvelda, è ricordato come un uomo di cultura, esule politico, poeta, regista, guerrigliero, ecologista e viaggiatore; aveva esordito con il romanzo 'Il vecchio che leggeva romanzi d'amore', nel 1989. Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un'intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l'incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet.
Sette mesi trascorsi nella foresta amazzonica con gli indios Shuar. Nel 1977, espulso dal Cile dopo due anni e mezzo di carcere, si era unito a una missione dell'Unesco per studiare l'impatto della civiltà sulle popolazioni native. Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie. Il 16 aprile si è spento ad Oviedo.
'Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare'
Una vita passata tra i Libri, un impegno civile importante che lo hanno fatto conoscere al mondo. Luis Sepúlveda, con i suoi libri, tradotti in tutto il mondo, ha posto le sue doti letterarie al servizio della causa dell’umanità.
I suoi romanzi dedicati alle terre australi dell’America hanno denunciato l’aggressione all’ambiente, che mette a rischio il destino dell’intero pianeta. Nel mondo attuale dominato dal neoliberismo, dove multinazionali e finanza internazionale si impongono sulle decisioni dei singoli governi svuotando dei suoi significati più profondi il principio democratico, il suo impegno per le grandi cause dell’umanità - giustizia, libertà, solidarietà - non è mai venuto meno.
Tra i suoi libri ricordiamo del 1995 'Patagonia express. Appunti dal sud del mondo', 'Le rose di Atacama', edito nel 2002, 'Ultime notizie dal Sud', libro del 2011, nel 2012 'Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico', 'Ingredienti per una vita di formidabili passioni' del 2013, e poi gli ultimi due usciti nel 2018: 'Vivere per qualcosa' e 'Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa'.
Ma su tutti la favola (perché era anche scrittore di favole) che tutti noi ricordiamo e che almeno una volta nella vita abbiamo letto è 'Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare', uscito nel 1996, da cui è stato tratto anche un film d'animazione dal titolo: 'La gabbianella e il gatto'.
Sepulveda è noto per una scrittura semplice e di buoni sentimenti, con racconti simili a parabole e una spinta sul coinvolgimento emotivo. Lui stesso aveva raccontato che nello scrivere un libro "mi immergo pienamente nella storia che sto raccontando e mi piace essere vicino ai miei personaggi, innamorarmene, perché so che il lettore, leggendone, sentirà un’emozione molto simile a quella che provo io nel descriverli."