Nella tarda mattinata di sabato 25 aprile, è stato rinvenuto nelle acque del fiume Arno il corpo di una donna in avanzato stato di decomposizione. Al momento, non è stato è stato ancora identificato. Tuttavia, gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di Claudia Meini, mamma 40enne scomparsa da Cascina (comune in provincia di Pisa) il 23 marzo scorso.
Il corpo ritrovato nell'Arno potrebbe essere di Claudia Meini
Intorno a mezzogiorno di ieri, un uomo che si trovava a passare lungo l'argine del fiume Arno, in località Campo (frazione del comune pisano di San Giuliano Terme) ha avvistato, in acqua, il corpo di una donna.
Subito ha dato l'allarme e sul posto sono intervenuti forze dell'ordine, vigili del fuoco e soccorritori.
Il nucleo sommozzatori del comando di Pisa ha concluso le operazioni di recupero intorno alle 14.30. Il corpo, irriconoscibile, è stato portato all'Istituto di Medicina Legale di Pisa per l'identificazione e l'autopsia, già disposta dal pm Fabio Pelosi. Secondo i primissimi accertamenti effettuati in loco dal medico legale, il corpo era in acqua da diverso tempo. Sebbene non siano state rilasciate dichiarazioni ufficiali, è probabile che si tratti di Claudia Meini, come riportato dal Tirreno, che ha seguito l'evolversi del caso di Cronaca Nera, ci sarebbe una corrispondenza della dentatura.
La scomparsa di Claudia Meini
Claudia Meini, 40 anni, aveva fatto perdere le sue tracce un mese fa, lunedì 23 marzo. Residente a Pisa, nei giorni precedenti alla sua scomparsa, non stava bene: terrorizzata dal coronavirus, aveva dato segni di fragilità ed instabilità. La giovane, infatti, era stata trovata, in evidente stato confusionale, vagare per le strade della città alfea.
Per questo motivo, era stata accompagnata in ospedale e poi i genitori, Roby e Graziella, l'avevano portata nella loro casa di San Casciano, frazione di Cascina, sempre in provincia di Pisa. Qui, rimasta sola per pochi istanti, era nuovamente scappata in pigiama e ciabatte.
Proprio una delle ciabatte indossate dalla donna, una calzatura tipo "Crocs" di colore rosa era stata ritrovata nei giorni scorsi in un cantiere abbandonato di via Luigi Tenco, a pochi metri dall'abitazione dei coniugi Meini e a circa 600 metri dall'Arno, a lungo scandagliato, senza risultati, dal nucleo sommozzatori.
I carabinieri di Pontedera, titolari delle indagini, durante la complessa attività investigativa, non hanno escluso nessuna ipotesi. Tuttavia, i genitori ed il fidanzato Andrea Marcacci - con il quale sarebbe dovuta andare a convivere - non hanno mai voluto credere al gesto estremo. Claudia, secondo loro, non avrebbe mai lasciato solo il suo bimbo a cui è legatissima.