Da Casalguidi, frazione di Serravalle Pistoiese (comune in provincia di Pistoia), arriva una terribile notizia di Cronaca Nera. Matilde Capecchi, 18 anni, è morta nella tarda serata di venerdì 24 aprile. A strapparla alla vita e agli affetti più cari è stata una malattia, una rarissima forma di sarcoma osseo. Due anni fa, sempre nella piccola frazione toscana, era morto per lo stesso tumore un altro giovane: Alessandro Fiaschi, 28 anni.
Matilde ha lottato come una guerriera
Matilde, studentessa 18enne (era iscritta al liceo Niccolò Forteguerri di Pistoia, indirizzo "Classico"), da due anni lottava come una guerriera contro un sarcoma particolarmente aggressivo che colpisce ossa e tessuti molli (muscoli, nervi, legamenti e tessuti connettivi).
Giovedì 23 aprile, mentre parlava in videochat con un'amica, è stata colta da un improvviso arresto cardiaco. Subito è stata ricoverata in ospedale, nel reparto di terapia intensiva "No covid-19") del San Jacopo di Pistoia e, nonostante gli sforzi del personale medico sanitario, qui è deceduta poco prima della mezzanotte di venerdì 24 aprile. Accanto a lei, in quegli ultimi momenti, c'erano mamma Silvia e papà Bernardo che, in questi anni durissimi, l'hanno sempre sostenuta con affetto ed amore.
Matilde si era ammalata nel 2018. Dopo un difficile intervento chirurgico che l'aveva costretta alla sedia a rotelle ed a cicli di chemioterapia, sembrava aver sconfitto il male. Ma era solo un'illusione: dopo pochi mesi, infatti, il tumore si era ripresentato ancora più aggressivo,
Nonostante la malattia, nessuno si aspettava un così tragico e repentino epilogo.
Nelle ultime settimane, hanno raccontato i vicini, Matilde era solita - nonostante le restrizioni imposte per il contenimento del coronavirus - trascorrere il suo tempo libero sotto casa, in compagnia dell'adorata cagnetta Zoe. "Nulla - hanno dichiarato - faceva presagire quanto accaduto".
Il dolore di Casalguidi
Casalguidi, la frazione nella piana tra Firenze-Prato-Pistoia e la Valdinievole dove la ragazza abitava, ha appreso la notizia della prematura morte di Matilde Capecchi con infinita tristezza.
In paese tutti la conoscevano e le volevano bene. Era solare, sempre sorridente e altruista. Impegnata negli scout ed in parrocchia, prima di ammalarsi aveva militato anche nell'Atletica Casalguidi-Circolo Ariston.
In tantissimi, in queste ore, hanno voluto inviare un messaggio di cordoglio ed affetto ai familiari. Il sindaco di Serravalle Pistoiese, Piero Lunardi, ha commentato: "Ci sono notizie che non si dovrebbero mai dare.
Oggi, non parlo da sindaco poiché, in certi momenti, le cariche istituzionali non contano nulla". "Cara Matilde - ha continuato - ci hai lasciato in un periodo bruttissimo della nostra vita. Ora, a causa di questo maledetto virus, ci è vietato anche darti l'ultimo saluto". Poi, l'ha salutata: "Buon viaggio piccolo fiore”. Elia Gargini, consigliere comunale, invece ha dichiarato: “Ammalarsi a 16 anni e andarsene a 18 è davvero troppo. È una cosa contro natura, lontana da qualsiasi logica razionale che la mente umana possa metabolizzare”
Anche il parroco della cittadina, don Andrea Mati, dalla pagina Facebook della sua parrocchia è intervenuto "Casalguidi ha un altro angelo custode" ha scritto prima di porgere la sua vicinanza ai parenti della ragazza.
L'inchiesta della Procura
Matilde Capecchi non è la prima giovane residente in provincia di Pistoia a morire per una rara forma tumorale. La ragazza, come ha sottolineato anche il vicesindaco Federico Gorbi, era uno dei casi di sarcoma sui quali la Asl sta indagando. Il primo sarcoma diagnosticato in paese risalirebbe al 2009. Due anni fa, invece, è scomparso un giovane di 28 anni, Alessandro Fiaschi, catechista ed animatore della parrocchia di San Pietro.
Nel gennaio scorso, la Procura di Pistoia ha deciso di aprire un fascicolo - a carico di ignoti - sulla base di un esposto presentato da Legambiente. Nel report si evidenziava la presenza, in provincia di Pistoia (e più precisamente nelle frazioni di Cantagrillo, Casalguidi e Monsummano Terme di almeno quattro pozzi d’acqua e falde inquinate da cloruro di vinile (una sostanza molto pericolosa ed altamente cancerogena).
La situazione, nonostante le richieste di bonifica avanzate già a partire dal 2008, è esplosa a fine 2019 quando nella piccola frazione di Casalguidi, abitata da circa 6.500 persone, si sono registrati dieci casi di sarcoma dei tessuti molli. Una forma tumorale molto rara, caratterizzata da un’incidenza di cinque casi ogni 100mila abitanti. Per questo, il pm di Pistoia vuole individuare le cause dell’inquinamento di pozzi e falde e, soprattutto, trovare un'eventuale correlazione con l’elevato numero di tumori nella zona.