Trapani, città dai due mari: dove si incontrano gentilmente il Mediterraneo e il Tirreno, dove inizia o finisce l'Italia, dipende dai punti di vista. Quello relativo all'epidemia da Coronavirus è certamente un inizio, un dato assolutamente positivo: infatti il trapanese da oltre due settimane non registra nuovi casi di Covid-19 anche se, a onor del vero, l'epidemia ha semplicemente 'sfiorato' questa parte d'Italia, nel paragone con altri territori letteralmente devastati al nord.

Se si raggiungerà il termine di 28 giorni che è quello indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per dichiarare chiusa l'epidemia (28 giorni senza alcun nuovo contagiato ovviamente), sarà la prima area del Paese a tagliare questo traguardo ed è un dato incoraggiante che, si spera, possa essere seguito nel più breve tempo possibile anche dal resto d'Italia.

Trapani non è lontana da questo traguardo e in tal senso va vista come un vero 'faro di speranza'.

Dimesso a Marsala l'ultimo paziente affetto dal Covid-19

Oltre cento i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, sono stati tutti negativi. Sono soltanto 6 i contagiati dal Covid-19: due cittadini di Trapani e poi uno ciascuno nei comuni di Alcamo, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Valderice, nessuno di questi si trova ricoverato in ospedale, l'ultimo ha lasciato il 'Paolo Borsellino' di Marsala nella tarda mattinata nel 14 maggio. Si chiama Giuseppe, è trapanese ed ha 68 anni, all'uscita dal nosocomio ha dichiarato ai media locali il suo desiderio di andare a mangiare un panino con la mortadella e bere una birra in compagnia del fratello.

Dall'inizio dell'emergenza sono state 125 le persone contagiate dal coronavirus nel trapanese con 114 guariti e, purtroppo, anche 5 decessi.

Verso il ritorno alla normalità almeno dal punto di vista sanitario

Ci si appresta dunque al ritorno alla normalità in questa parte d'Italia, così come confermato al Corriere della Sera dal direttore generale dell'Ast di Trapani, Fabio Damiani.

Quest'ultimo, nel confermare le dimissioni dall'ospedale di Marsala dell'ultimo paziente affetto dal coronavirus, ha anche reso nota la chiusura della struttura ricettiva che era stata destinata ai malati in fase di convalescenza. "Al tirar delle somme - ha detto - le misure di contenimento adottate e il ricorso ai tamponi hanno avuto la loro efficacia".

L'incognita turismo

Il prosieguo della Fase 2, pertanto, dovrebbe vedere a Trapani la riapertura dal 18 maggio della maggior parte delle attività economiche. Considerato però che altre parti d'Italia sono caratterizzate da ben altri numeri, il grosso punto interrogativo viene rappresentato dal turismo, spina dorsale dell'economia del territorio.

Al momento gli spostamenti tra regioni non sono ancora possibili, ma il direttore dell'Ast è abbastanza ottimista, ovviamente con le dovute precauzioni. "Stiamo pensando ad esempio a un passaporto sanitario che potrebbe garantire la ripresa in sicurezza di molte attività". In tal modo verrebbe assicurata l'assenza di contagio da Covid-19 su ogni persona che arriva per le vacanze attraverso il tampone o il test sierologico.