Addio a Ezio Bosso. La musica stanotte ha perso un grandissimo pianista, compositore e direttore d'orchestra. Lui che aveva sempre il sorriso sulle labbra, quando si esibiva, a soli 48 anni ha dovuto arrendersi al cancro contro il quale combatteva da molti anni. Il musicista, da qualche tempo, aveva smesso di esibirsi per via del forte dolore alle mani causato da un'altra malattia degenerativa con la quale conviveva e che lo aveva pure costretto alla sedia a rotelle. Non si è mai arreso comunque e, finché ha potuto, ha continuato a sorridere e suonare.
A dare la notizia della sua morte è stata la compagna Annamaria che, fino alla fine, è restata insieme a lui.
Per Ezio Bosso la musica era una terapia
La passione per la musica di Ezio nasce quando era ancora un bambino e non morirà mai. Da adolescente, l'artista si era trasferito in Francia dove aveva iniziato a esibirsi da solista cominciando il percorso che lo porterà a diventare uno dei più importanti compositori italiani. All'Accademia di Vienna si è poi specializzato nel contrabbasso e nella direzione di orchestra oltre che nella composizione. Nella sua carriera vanterà importanti collaborazioni tra le quali quella con Claudio Abbado. Dopo la morte di quest'ultimo Ezio Bosso si era fatto portavoce del suo spirito umanitario attraverso l'Associazione Mozart 14 nata con l'obiettivo di portare la musica nei carceri, negli ospedali e nei luoghi di dolore in genere perché, come ha sempre detto il compositore italiano, 'la musica è una terapia'.
La malattia non lo aveva fermato
La malattia degenerativa era stata un duro colpo per Ezio. Il pianista fu infatti costretto a utilizzare una sedia a rotelle per poter deambulare. Da quella disgrazia però Bosso era riuscito a risollevare la propria carriera musicale diventando anche un direttore d'orchestra. Il compositore italiano, dopo essere entrato nell'organico di teatri quali la Fenice di Venezia e il Comunale di Bologna, aveva messo insieme la Stradivari Festival Chamber Orchestra (oggi rinominata Europe Philharmonic) che ora ha voluto ricordare il maestro in un video saluto molto sentito:
Purtroppo Ezio Bosso ha dovuto dire addio al pianoforte a settembre dello scorso anno per i dolori alle mani causati dalla malattia degenerativa che non gli consentivano più di coordinare e muovere le dita come voleva.
Nonostante ciò non ha mai smesso di dirigere la sua orchestra anzi, quando saliva sul palco, sembrava trovare sempre nuove energie ed entusiasmo. D'altronde la musica per Ezio era soprattutto passione tanto che spesso affermava che fosse ancora vivo solo grazie ad esse, superando il male che lo sfiniva.
I difficili giorni di permanenza in casa
L'emergenza sanitaria e le misure restrittive adottate dal governo hanno portato via ad Ezio Bosso quella che lui riteneva essere la sua terapia: la musica. Dirigere la propria orchestra era per lui linfa vitale e, nel momento in cui questa è mancata, l'artista ha tentato in tutti i modi di tenersi impegnato mentre era chiuso nella sua casa a Bologna. L'ex pianista, in una recente intervista per il Corriere, si era detto preoccupato per il futuro dei musicisti della sua orchestra, i quali erano impossibilitati ad esibirsi a causa dell'emergenza sanitaria. Nella stessa intervista Ezio Bosso aveva parlato anche dei suoi progetti futuri e di come cercasse nuovi modi per fare musica anche rispettando le distanze imposte dai vari DPCM.