Guglielmo Mollicone è morto. Il papà di Serena, uccisa ad Arce il 1° giugno 2001, ha avuto un infarto lo scorso novembre, da cui non si è mai ripreso. Da quel giorno il 72enne è rimasto ricoverato presso un centro di lungodegenza a Veroli. Per quasi 20 anni, l'uomo non si è mai dato per vinto, cercando di conoscere la verità circa il delitto di sua figlia. Serena aveva solamente 18 anni quando il suo killer, ancora sconosciuto, le tolse la vita. Il suo cadavere venne ritrovato in un boschetto a pochi chilometri dal piccolo paese in provincia di Frosinone, in cui abitava.

La testa era avvolta da un sacchetto di plastica, con mani e piedi legati. Guglielmo è spirato un giorno prima del diciannovesimo anniversario della morte di sua figlia. Guglielmo, in vita, ha lottato fino alla fine, in nome della verità.

Guglielmo Mollicone è stato colto da infarto a pochi giorni dall'apertura del processo per l'omicidio di Serena, che è stato poi rinviato a causa di un difetto di notifica. Sono cinque gli attuali indagati per la morte della ragazza: Franco Mottola (ex maresciallo dei carabinieri di Arce), la moglie di lui, il figlio Marco e altri due militari dell'arma. L'udienza preliminare è stata poi rinviata in data 15 gennaio. Un mese dopo, il 27 febbraio, gli indagati sono stati rinviati in giudizio dal pm.

La parola tocca ora al gup.

Morto Guglielmo Mollicone: aveva avuto un infarto lo scorso novembre

Domani, 1 giugno è il diciannovesimo anno della morte di Serena Mollicone. Venti anni in cui papà Guglielmo non si è mai dato per vinto, cercando di arrivare alla verità. L'uomo è morto a 72 anni dopo essere stato colpito da infarto lo scorso novembre.

Il giallo di Arce proseguirà senza il genitore di Serena, uccisa ad Arce a 18 anni da un killer, al momento, ancora non identificato. Guglielmo Mollicone è morto nel pomeriggio di oggi. Era in coma. Nel corso di un'intervista al Messaggero, dopo che la famiglia Mottola e gli altri imputati erano stati rinviati a giudizio, Guglielmo si era augurato che la salute potesse assisterlo e che lo spirito della figlia lo aiutasse come, a suo dire, aveva sempre fatto.

Desiderio dell'anziano era partecipare a tutte le udienze, per poter guardare in faccia Franco Mottola e gli altri imputati.

Il post dedica di Fabrizio Peronaci

Alla fine, è stata proprio la salute a mancare. Guglielmo Mollicone lascia questo mondo senza poter conoscere il destino del processo e la verità sull'assassinio di sua figlia Serena. Il 72enne è stato colto da malore a fine novembre, dopo il rinvio dell'udienza preliminare, per colpa di un difetto di notifica. Anche il giornalista Fabrizio Peronaci sul gruppo Facebook di Giornalismo Investigativo ha voluto ricordare l'uomo con un post a lui dedicato: "Caro Guglielmo, questo gruppo di Giornalismo Investigativo ti ha voluto bene. Ti conobbi in Rai: il tuo fisico minuto aveva la capacità di reggere una battaglia enorme, fondata, giusta.

Che alla fine eri quasi riuscito a vincere. Grazie a nome di tutti, e un pensiero a tua figlia Serena. E' toccato a me, poco fa, dare la notizia che non avrei voluto scrivere per il Corriere, ciao. Grazie ancora".