L’ormai imminente passaggio nella Fase 2 ha posto una serie di interrogativi su come le persone dovranno comportarsi rispetto alle nuove possibilità proposte dal decreto che entrerà in vigore da lunedì 4 maggio. Renato Di Rocco, Presidente della Federciclismo, si è fatto carico dei dubbi del mondo della bicicletta, pronto a tornare sulle strade, sia per quanto riguarda i professionisti che i tanti cicloamatori in attesa di poter finalmente pedalare. La Federciclismo sta tracciando una serie di linee guida che dovranno essere seguite nelle uscite in bici, ma Di Rocco ha già anticipato alcuni passi chiave di queste direttive.

Renato Di Rocco: ‘Da soli e nella propria regione’

Dopo l’emanazione del decreto del Presidente del consiglio Giuseppe Conte sulle regole da seguire nella cosiddetta Fase 2, la convivenza con il virus, la Federciclismo si è incaricata di sciogliere alcuni dubbi e approfondire dei punti lasciati in sospeso dalle norme per l’uso della bicicletta. Il presidente Di Rocco ha annunciato che prima del 4 maggio saranno fornite delle linee guida più complete e dettagliate rispetto alle regole un po’ scarne contenute nel decreto, ma ha già chiarito fin d’ora quelli che saranno i punti fondamentali tra i comportamenti da tenere in bicicletta.

Con l’ingresso nella Fase, da lunedì 4 maggio, sarà consentito a tutti di pedalare.

“Potranno uscire tutti in bici, professionisti ed amatori. Ma in questa fase si potrà pedalare da soli e nell’ambito della propria regione” ha annunciato il Presidente della Federciclismo menzionando anche quelle regioni come Liguria e Friuli che già dal 27 hanno aperto all’uso della bici ma solo entro i confini dei comuni di residenza.

‘Distanza in funzione della velocità’

Uno dei punti più critici nella definizione delle precauzioni da seguire è quello relativo alle distanze di sicurezza da tenere in bicicletta. Da cancellare completamente sono le uscite di gruppo, ed anche pedalando da soli si dovrà fare attenzione a non avvicinarsi troppo ad altri ciclisti incontrati per strada.

“La distanza minima di sicurezza va rispettata nell’ordine dei 20-25 metri e calibrata anche in funzione della velocità” ha dichiarato Renato Di Rocco chiarendo poi un altro aspetto molto discusso come l’uso delle mascherine. Il presidente ha confermato che non andranno usate durante l’attività sportiva, chiedendo però ai ciclisti di portarle con sé insieme ai guanti e al gel disinfettante per averne la disponibilità in quei casi dove non sia possibile mantenere un adeguato distanziamento, come quando “un ciclista si trovi ad interagire con le forze dell’ordine o con le comunità dove svolge l’attività sportiva”.

Di Rocco ha spiegato poi di essere in attesa di precisazioni su altri aspetti poco chiari del decreto, come l’accompagnamento dei minori e l’attività dei professionisti che dovranno munirsi di un attestato rilasciato dalla Federciclismo.