Non sembrano così remote le possibilità di un nuovo lockdown in caso di una recrudescenza del Coronavirus e le autorità pubbliche sono già all'opera per cercare di prevedere quelle che sarebbero le reazioni degli italiani. Lo psicologo Alessandro Zennaro spiega a La Stampa che si generebbero nei cittadini sentimenti quali 'ribellione e sfiducia' nel caso di imposizione di una nuova quarantena da parte delle autorità, la seconda clausura determinerebbe effetti non prevedibili nella popolazione che certamente non accetterebbe di buon grado delle nuove privazioni delle proprie libertà.
Secondo lo psicologo, "le capacità previsionali dei comportamenti sono sempre molto complicate" e, allo stato attuale, la popolazione risulta enormemente provata dal lungo stop e la fine delle quarantena è vissuta come una fondamentale riconquista dei propri spazi vitali, per cui una nuova chiusura non determinerebbe i medesimi effetti della precedente.
Rezza, Istituto Superiore di Sanità: 'Fare attenzione, secondo lockdown disastroso'
Non è solo La Stampa a paventare l'ipotesi di uno studio di un nuovo lockdown. Durante la trasmissione televisiva Agorà e rilanciata dalla testata giornalistica on line Rai News, il Direttore Rezza del Dipartimento malattie infettive dell'ISS ha affermato che occorre porre in essere comportamenti collettivi improntati alla responsabilità e alla massima attenzione "per evitare un secondo lockdown, che sarebbe un disastro per il Paese".
Il Direttore Rezza ha invitato ad assumere condotte responsabili e ad agire in maniera tempestiva al fine di contenere eventuali nuovi focolai su tutto il territorio nazionale, ribadendo in maniera decisa che "convivere col virus significa anche continuare a combatterlo". Infine, Rezza si è espresso in merito alle forti preoccupazioni legate al rientro dei cittadini al Sud già in atto, invitando i cittadini a evitare uno spostamento di massa ingiustificato e a limitarsi solo ed esclusivamente ai rientri necessari, essendo interesse di tutti, in primis dei medesimi, quello di non mettere a repentaglio la salute dei loro congiunti.
Il Ministro Patuanelli: 'Non possiamo permetterci un altro lockdown'
Alla vigilia della fase 2, era stato il Ministro Patuanelli a intervenire su Facebook per affrontare proprio la questione legata ai possibili scenari scatenati in Italia da una nuova quarantena, dichiarando che "l'economia italiana non può permettersi un secondo lockdown" e che, allo stato attuale, la graduale ripresa delle attività lavorative anche differente regione per regione rappresenta l'unico approccio possibile.
Ricorda il Ministro che a partire dal 4 maggio è previsto il ritorno all'attività lavorativa di circa 4 milioni di italiani che daranno nuovamente il via alla vita produttiva del Paese, messa in ginocchio dalla clausura forzata, con la riapertura delle piccole e medie imprese che costituiscono l'ossatura stessa dell'economia italiana. L'impegno delle parti sociali e degli imprenditori il garantire il rispetto degli standards sanitari, e la massiccia dose di liquidità a fondo perduto su cui si sta concentrando il Governo rappresentano i momenti cruciali per assicurare all'Italia una rapida ripresa economica e per contrastare una nuova diffusione del virus.