I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur, nel corso della mattinata del 13 maggio, hanno arrestato in flagranza di reato un usuraio. La notizia è che questo "cravattaro", fino ad un anno fa, è stato un campione italiano dei pesi super leggeri di pugilato. Il suo nome è Francesco Lomasto, di 30 anni, originario di Napoli ma da molto tempo residente a Roma, dove gestisce un negozio di generi alimentari, che alla luce dei fatti recenti potrebbe in realtà essere una copertura per la sua attività di usuraio.

La carriera sportiva di Lomasto

Il pugile campano, professionista dal 2015, ha conquistato il titolo italiano battendo a Roma Acatullo nel 2016, e nel 2017 ha difeso vittoriosamente la sua cintura battendo sul ring Randazzo. La sua carriera, però, si è interrotta a febbraio del 2018 quando, tentando la conquista del titolo internazionale Ibf dei superleggeri nella sua città d'origine, è stato battuto per ko tecnico alla nona ripresa dall'argentino Ponce, chiudendo la sua carriera pugilistica con un record di 16 vittorie e di 2 sconfitte. Da quel momento ha deciso di intraprendere un percorso di vita diverso, quello dell'imprenditore.

Il decorso delle indagini che hanno portato l'ex pugile agli arresti

Secondo quanto è stato accertato e poi verificato sul campo dagli inquirenti, la vittima di turno, un commerciante romano, che è il titolare di alcuni punti vendita di mobili, si è recato da lui nel 2018 per farsi prestare in più rate, una somma complessiva del valore di 250 mila euro al tasso del 10% mensile.

La vittima, in questi due anni, gli aveva già corrisposto un importo pari a 350 mila euro come interesse maturato per il finanziamento illecito. Negli ultimi tempi il finanziatore, attraverso delle pratiche vessatorie, aveva fatto comprendere all'imprenditore che avrebbe dovuto restituirgli i soldi ricevuti in prestito, pena la sua incolumità fisica.

L'uomo, messo alle strette, avrebbe perciò deciso di consegnare all'usuraio due orologi di pregio del valore complessivo di 33 mila euro, a parziale copertura del debito contratto per poter guadagnare tempo da destinare alla ricerca dei fondi con cui poter estinguere l'intero debito. Ma l'ex pugile non ha fatto i conti con l'attività investigativa dei carabinieri che, conoscendo l'esistenza di un grande giro di usura nella capitale, è riuscito ad intercettare il boxeur criminale e ad arrestarlo in flagranza di reato. L'arresto di Lomasto è stato convalidato dal titolare dell'inchiesta del Pubblico Ministero del pool della Procura di Roma - Reati contro il Patrimonio, coordinato dal Procuratore Aggiunto Lucia Lotti. Adesso l'ex pugile è in attesa di affrontare le conseguenze penali dei suoi reati.