Sono trascorsi 23 anni esatti dalla scomparsa di Cécile Vallin, una ragazza francese di soli 17 anni. La trasmissione Rai "Chi l'ha visto?", che già nel 1997 si era occupata del caso di Cronaca Nera, ha deciso di ricordare, dalle sue pagine social, l'inquietante vicenda.

La ragazza si allontanò da Saint Jean-de-Maurienne (San Giovanni di Moriana), piccolo centro nel dipartimento della Savoia della regione Auvergne-Rhône-Alpes, a pochi chilometri dal confine con l'Italia. L'ultima vista che è stata vista, era a borda di una Peugeot di colore rosso targata Torino.

Cécile Vallin voleva diventare insegnante di educazione fisica

Come riportato anche dalla stampa francese, che in queste ore sta ricordando la scomparsa di Cécile Vallin, la giovane - all'epoca dei fatti quasi diciottenne - scomparve nel tardo pomeriggio di domenica 8 giugno 1997.

Studentessa del liceo Paul Héroult di Saint Jean de Maurienne, viveva con la mamma Maryse e il patrigno proprio all'interno del complesso scolastico (il nuovo compagno della madre, infatti, era il preside dell'istituto di Avenue du Mont Cenis). Amici e compagni di scuola, la consideravano una "ragazza perbene", felice ed impaziente di sostenere gli esami Bac (l'equivalente della nostra Maturità) e poter diventare un'insegnante di educazione fisica.

Sabato 7 giugno, Cécile, senza dire nulla ai genitori (fuori per tutti il fine settimana) aveva dato una piccola festa con tre amici, all'insaputa della madre e del fidanzato; nel primo pomeriggio di domenica, intorno alle ore 14, si era incontrata con uno dei partecipanti- con il quale avrebbe avuto un piccolo flirt - per comunicargli la fine della loro relazione.

Poco dopo, la 17enne ha telefonato ad un'amica. "Era molto triste, piangeva - ha riportato la redazione di Chi l'ha visto? nella pagina di approfondimento dedicata a Cécile - era preoccupata per quanto era successo la sera precedente". Alla chiamata, durata una mezz'oretta, avrebbe assistito lo stesso ragazzo della festa (visto uscire dall'abitazione dei Vallin solo alle ore 17).

Cécile si allontanò su una Peugeot rossa

Come confermato dai tabulati telefonici, Cécile, quel pomeriggio, alle ore 17:18 , ha contattato anche il padre naturale, Jonathan Oliver (un inglese residente in Normandia) per confessargli della festa organizzata senza permesso. L'uomo ha ricordato che la figlia si sentiva in colpa e sembrava molto preoccupata. Tuttavia, quando aveva riagganciato, le era parsa più serena. In realtà, la ragazza, non si era ripresa. Infatti, come hanno raccontato diversi testimoni, poco dopo, alle 17:30 era stata vista uscire di casa e correre, in lacrime, nei pressi della vicina stazione ferrovia.

Poco prima delle ore 19, come hanno ricostruito gli inquirenti, la studentessa - che nel frattempo aveva percorso 5 km - ha lasciato un messaggio sulla segreteria telefonica della sorella dicendole che l'avrebbe richiamata più tardi.

In realtà, Cécile, farà mai più quella chiamata. Alle 19:45, infatti, è stata vista, nei pressi di un semaforo, parlare con un uomo alla guida di una Peugeot rossa targata Torino. Qualche minuto più tardi, l'utilitaria è stata vista allontanarsi, verso l'Italia, con la 17enne a bordo. Da allora, nessuno ha più avuto notizie di Cécile.

Il 25 maggio, in occasione della Giornata mondiale dei bambini scomparsi la Police Nationale ha lanciato un nuovo appello per ricordare la storia di Cécile Vallin, oggi 39enne, e scoprire cosa le è accaduto quella sera di 23 anni fa.