Angelo Giovane, un ragazzo di 13 anni di Gela ha perso la vita cadendo dalla sua bicicletta. Il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo autonomamente, finendo con la testa sull'asfalto: per lui non c'è stato niente da fare.
I carabinieri indagano sulla dinamica dell'incidente, per capire se possa essere stato causato da un altro veicolo.
Incidente mortale per un tredicenne di Gela: era sulla sua bicicletta quando ha perso il controllo
La comunità di Gela, in provincia di Caltanissetta, è profondamente scossa dalla perdita improvvisa di Angelo Giovane.
Il ragazzo di 13 anni era in sella alla sua bicicletta quando in via Recanati ha perso il controllo del suo mezzo elettrico, andando a sbattere violentemente la testa sull'asfalto. È successo intorno alle ore 14:30 di ieri 10 giugno: l'impatto non ha lasciato scampo al ragazzino.
La vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale dai medici che purtroppo non hanno potuto salvare la giovane vita. Angelo è arrivato presso l'ospedale già in codice nero e a nulla sono valsi gli sforzi del personale sanitario che come da prassi hanno effettuato le manovre meccaniche di rianimazione.
Si indaga sulla dinamica dell'incidente
Sulla dinamica dell'incidente che ha strappato la vita ad Angelo Giovane, sta lavorando il Nucleo infortunistica della polizia municipale.
Coordinato dal comandante Giuseppe Montana, gli agenti dovranno effettuare i rilevamenti necessari a capire se l'incidente sia avvenuto davvero in autonomo. È al vaglio degli inquirenti anche l'ipotesi che un altro mezzo possa essere entrato in collisione con la bicicletta, sul lungo rettilineo che porta fino allo stadio comunale.
Per il momento pare che non ci sia nessun testimone che abbia assistito alla tragedia, ma gli agenti potranno lavorare con le telecamere di videosorveglianza posizionate in quella zona e cercare di ricostruire gli ultimi attimi di vita di Angelo.
La triste notizia si è diffusa rapidamente sui social, raggiungendo amici e conoscenti del tredicenne che ancora increduli per quanto accaduto, hanno lasciato centinaia di messaggi di cordoglio.
Come spesso accade in questi casi, il dolore si è mescolato alla rabbia dei cittadini che hanno chiesto una maggiore sicurezza e dei percorsi riservati ai mezzi ciclabili.
La famiglia del ragazzo, distrutta dal dolore, si è recata sul luogo della tragedia e ha seguito il giovane in ospedale.