Sognava di fare la ballerina Luna Benedetto, la sedicenne che nella serata di domenica 14 giugno ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto in viale Giovanni Paolo II a Lecce intorno alle 22. La ragazza si trovava insieme a un amico su uno scooter che, per cause ancora da chiarire, si è scontrato frontalmente con una Renault Megane, guidata da un 39enne di Melissano. Nell'auto con lui c'era anche una donna di 34 anni. Nei momenti successivi all'incidente si era diffusa la notizia che alla guida della Megane ci fosse una donna, ma poi si è accertato che si trattava di un uomo.

Il conducente è stato sottoposto agli esami tossicologici: il risultato del test è stato negativo.

Il 39enne è indagato per omicidio stradale

Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che, coordinati dalla procura, stanno cercando di far luce sull'accaduto. Il conducente della Megane è stato iscritto nel registro degli indagati e dovrà rispondere di omicidio stradale. Si tratta di un atto dovuto per permettere alle autorità di eseguire le indagini e fare chiarezza sulla tragedia. Gli inquirenti hanno analizzato anche la memoria del telefono cellulare dell'uomo scoprendo che quest'ultimo non fosse al telefono al momento dell'incidente. Il 39enne sostiene di non aver visto lo scooter, che secondo il suo racconto aveva appena svoltato sulla carreggiata.

Per questo non avrebbe fatto in tempo a frenare e i due mezzi si sarebbero scontrati.

Sulla Megane era installata una dash cam

Secondo il quotidiano Lecce Prima, la Megane era dotata di una dash cam, cioè una "telecamera di cruscotto". Al momento non si sa se la telecamera sia andata distrutta durante il violento impatto tra i due veicoli, ma se dovesse essere rimasta integra potrebbe fornire importanti dettagli sulla dinamica dell'incidente.

Intanto il 15enne che viaggiava con Luna Benedetto sullo scooter resta intubato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Le sue condizioni sono stazionarie ma per via delle gravi ferite riportate i medici non potranno esprimersi sul suo stato di salute prima che siano trascorse 48 ore.

Sul luogo dell'incidente sono accorsi numerosi amici e conoscenti della vittima. Il padre della sedicenne è Massimo Benedetto, un noto avvocato e imprenditore del settore caseario di Lecce che si trova in Marocco per motivi di lavoro.