Il giornalista, scrittore e divulgatore storico Roberto Gervaso è morto a Milano a 82 anni dopo una lunga malattia. A darne l'annuncio è stata la figlia Veronica Gervaso, che ha sottolineato in un tweet di essere stata fortunata ad essere la figlia del più colto e ironico scrittore che nella sua vita abbia conosciuto. La figlia si è detta certa che ora, il padre, racconterà anche in cielo i suoi celebri aforismi. Gervaso lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica che ne ha annunciato la scomparsa e che, a sua volta, è giornalista e lavora al Tg5.

A 82 anni è scomparso Roberto Gervaso, giornalista protagonista anche in televisione

Gervaso è stato giornalista, scrittore e autore di grande successo. Grande protagonista anche della divulgazione della storia oltre che personaggio televisivo. Diventò celebre in televisione anche per via della costante presenza dei suoi papillon. Per sè stesso amava la definizione di aforista, perché amava dire battute brevi attraverso le quali fare arrivare agli ascoltatori il proprio pensiero. Gervaso era nato a Roma nel 1937 e si era laureato in Lettere Moderne. Ebbe lunghe collaborazioni con giornali, periodici e televisioni e sono molteplici le sue pubblicazioni, principalmente sul tema della storia.

La scomparsa di Gervaso: il cordoglio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Silvio Berlusconi

Il capo dello stato Sergio Mattarella ha espresso con una nota del Quirinale, il cordoglio per la scomparsa di Roberto Gervaso. Il presidente della Repubblica ha inviato le condoglianze a moglie e figlia di Roberto Gervaso, definendolo un uomo di "finissima cultura" e un protagonista del giornalismo.

Gervaso ha avuto poi grande notorietà quando è diventato uno dei primi commentatori della politica e dei fatti del giorno nelle televisioni di Silvio Berlusconi. Anche grazie alla sua brillantezza d'espressione ha avuto grande successo. Ha condotto a lungo 'Peste e Corna' su Retequattro e poi la rubrica 'Peste e corna...e gocce di storia'.

Non è mancato ovviamente il ricordo di Silvio Berlusconi che ha definito la perdita di Gervaso grave per se stesso, per l'Italia e per il mondo del giornalismo. Gervaso, nel ricordo di Berlusconi, era amico generoso e sincero, un uomo libero e con il coraggio di esprimere le sue opinioni che, spesso, erano anche controcorrente. Per il leader di Forza Italia, Gervaso era un uomo signorile, garbato e colto che mancherà a tutti gli "italiani liberi".

Tra i suoi libri dell'ultimo periodo da ricordare, ad esempio, “Qualcosa non va”, “Ve li racconto io” e “Io la penso così”. Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molti paesi del mondo.