A Carmiano, in provincia di Lecce, la popolazione locale si sta riunendo da qualche giorno attorno a una statua della Vergine Maria in quanto lunedì 3 agosto sul suo volto è comparsa una macchia di colore rossastro. Per i fedeli l'icona starebbe grondando sangue, ma per gli scettici potrebbe trattarsi di un effetto dovuto alla vernice della statua che si è sciolta a causa del gran caldo di queste settimane. Da subito nel paese si è gridato al miracolo, anche perché in questo particolare momento storico la gente cerca talvolta segni divini per invocare la protezione contro l'emergenza pandemica provocata dal coronavirus.

Sul fenomeno, attualmente al vaglio della curia di Lecce presieduta da monsignor Michele Seccia c'è molta curiosità e interesse.

Il parroco invita i cittadini alla prudenza

Sulla vicenda è intervenuto il parroco della chiesa di Sant'Antonio Abate, don Riccardo Calabrese, che ha invitato i suoi concittadini a essere prudenti. Per il sacerdote quanto sta succedendo a Carmiano resta ancora tutto da chiarire. Calabrese, in una intervista all'emittente televisiva locale TeleRama, ha spiegato che neanche lui al momento può esprimere un giudizio sul fenomeno. "Non ci sono prove che possano farci dire con esattezza che sia stato un miracolo" ci tiene subito a chiarire il religioso. L'uomo, in attesa dei risultati che proverranno dagli studi che stanno effettuando le autorità religiose, si dice comunque molto contento che la popolazione si stia radunando intorno alla statua di Maria per pregare.

L'icona si trova poi nel pieno centro del paese, precisamente in piazza Paolino Arnesano ed è stata collocata in quel punto nel 2019. Il vero miracolo, per il parroco, sta tutto nell'essersi sentiti una comunità stretta intorno alla Vergine.

Il vicario della diocesi: 'Seguiamo con rispetto quanto accade a Carmiano'

Il vicario della diocesi di Lecce, don Gigi Manca, esprime rispetto per quanto sta accadendo a Carmiano e ai media locali, in particolare a Lecce Prima, ha spiegato che le autorità religiose mantengono sempre una certa cautela quando si tratta di questi fenomeni definiti straordinari, i quali, a volte, possono essere enfatizzati.

Manca ha ribadito che la Curia per adesso manterrà un atteggiamento di prudenza e per questo i parroci della zona sono stati invitati ad "accompagnare i fedeli nel loro percorso di preghiera". Non è escluso che sulla vicenda che sta vedendo protagonista la piccola cittadina leccese possano conoscersi ulteriori particolari nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni.

Non è la prima volta che nel Salento si verifica un episodio simile. Negli anni Novanta un'altra presunta lacrimazione di sangue interessò una statua in bronzo raffigurante Padre Pio a Nardò, sempre nel leccese. Di quell'episodio, poi, non si è mai conosciuto l'esito degli esami effettuati.