La notte dell'8 agosto Maya di 15 anni ha perso la vita a Napoli investita da un'auto, mentre rientrava a casa dopo una serata con gli amici. "Non si può morire così", queste sono le parole che i genitori della ragazza hanno pronunciato, quando sono giunti sul luogo dell'incidente. La tragica vicenda di cronaca nera è stata riportata stamattina dai quotidiani locali e nazionali.
Una prima ricostruzione dell'accaduto
Sulla base delle prime indagini sull'incidente, Maya aveva trascorso una serata con alcuni coetanei in piazza Carlo III a Napoli e verso l'una di notte stava tornando a casa insieme alla sua migliore amica, quando una smart ForFour le ha investite.
Pare che il conducente non le abbia viste attraversare e le abbia travolte. L'utilitaria ha colto in pieno Maya, la quale sarebbe rotolata sul cofano, finita sul parabrezza della vettura, sfondandolo, e poi sbalzata sul selciato. Inutile l'intervento dei soccorsi: la ragazza era a terra, priva di vita, mentre la sua amica di 14 anni ha riportato una frattura alla gamba destra, e delle lesioni guaribili in 30 giorni.
L'indagine in corso
Il ragazzo che guidava l'auto ha 21 anni ed era in compagnia della sua fidanzata, quando ha investito Maya e la sua amica. Il giovane, dopo l'impatto, si è fermato per soccorrere le due ragazze. Ora dovrà rispondere dell'accusa di omicidio stradale e la sezione infortunistica stradale dei vigili urbani ha disposto il ritiro della sua patente.
Gli agenti, dopo essersi accertati del suo stato di salute, hanno accompagnato il giovane all'ospedale San Giovanni Bosco per i test atti ad accertare se stesse guidando sotto l'effetto di alcol o stupefacenti.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, l'auto stava viaggiando ad alta velocità e sull'asfalto non ci sono segni di frenata, questo potrebbe significare che, come il conducente ha dichiarato: "Non le ho viste. Non so come possa essere successo, ma è così". I filmati delle videocamere della caserma della polizia stradale puntate sul luogo dell'incidente, potranno fare chiarezza sulla dinamica dei fatti.
Le dichiarazioni dei genitori
"Quel ragazzo ha ucciso la mia bambina - ha ripetuto il padre della 15enne ai vigili urbani - Perché non è in galera?".
Adesso la famiglia di Maya si è chiusa nel silenzio e tutta Napoli piange la scomparsa della 15enne appassionata di calcio, canto e ballo.
Immacolata, la madre del conducente dell'auto, invece, ha dichiarato a Repubblica: "Siamo devastati psicologicamente. Il mio dolore è per la mamma della bambina, a quell'età per me sono bambine. Vorrei aver perso io la vita al posto di quella piccola. A quella madre io vorrei dare la mia vita". Ora nel punto in cui Maya è deceduta sono stati apposti dei fiori bianchi e un orso di peluche. Prima c'era anche un bigliettino (scomparso poche ore dopo) con la scritta: "Amore mio, sei sempre nel mio cuore. Mi manchi".