"Gioele verrà ritrovato a breve, è vicino alla mamma": ne è convinta la veggente Rosemary Laboragine contattata da Mariella Mondello, zia paterna di Gioele, il bambino di quattro anni scomparso lo scorso 3 agosto con la madre Viviana Parisi, poi trovata senza vita ai piedi di un traliccio elettrico ai margini dell'autostrada A-20 Messina-Palermo. I familiari di Gioele, straziati dal dolore della morte di Viviana, non vogliono lasciare niente di intentato: per trovare il piccolo hanno chiesto aiuto alla sensitiva. Le ricerche nelle campagne e nei boschi di Caronia proseguono ininterrottamente.

Viviana Parisi, le visioni della sensitiva

Secondo la procura di Patti che sta conducendo le indagini, Gioele era in auto con la mamma ed era vivo il 3 agosto scorso, al momento dell'incidente sull'autostrada con un furgone di operai. Il procuratore Angelo Cavallo ha riferito che lo confermerebbero dei video e una chiamata al numero delle emergenze di chi l'ha soccorsa dopo l'incidente. Testimoni che si sono resi irreperibili, avrebbero visto la mamma scavalcare il guardrail autostradale con il figlio. Ed ora, all'undicesimo giorno di ricerche del piccolo da parte di 70 uomini con unità cinofile e droni, gli inquirenti sono convinti che sia ancora tra i boschi o i canali di Caronia dove oggi alle ricerche hanno partecipato anche Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre di Gioele, e la zia Mariella.

Pure Rosemary Laboragine, veggente di Padova, è convinta che il piccolo sia in quei luoghi. La sensitiva ha dato il suo contributo in alcune delle più tragiche scomparse degli ultimi anni: quelle di Elena Ceste, Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Isabella Noventa, le gemelline Shepps, Tommaso Onofri. Giorni fa, prima del ritrovamento del corpo di Viviana Parisi, aveva detto di aver 'visto' mentalmente madre e figlio entrambi a occhi chiusi, poi acqua e medicine.

"Cercate vicino all'acqua. Vedo anche una borsa marrone e la donna con una macchia nera nella testa, come se avesse avuto un black out", ha detto.

In seguito, Laboragine ha detto d'essere convinta che Gioele debba trovarsi nel punto in cui è stata trovata la mamma, forse su uno strato di foglie. "Sono sicura che il suo corpo verrà ritrovato e portato alla famiglia".

La sensitiva è particolarmente toccata da questa tragedia: il pensiero del bambino, che si chiama tra l'altro proprio come il suo nipotino, la tormenta da una settimana. Ai suoi detrattori, la veggente ha detto in una diretta Facebook: "A me interessa trovare il bambino, non ho bisogno di speculare sul dolore delle persone, altrimenti prenderei soldi, non li ho mai presi. Non cerco pubblicità, sia chiaro". La preoccupa il fatto che le ricerche stiano andando avanti da troppi giorni. Se la situazione non si risolverà a breve, si recherà in Sicilia per dare una mano.

Viviana Parisi, nuovo appello del papà di Gioele

Daniele Mondello ha chiesto aiuto in un nuovo appello. Nel primo, del 5 agosto scorso, si era rivolto alla moglie Viviana chiedendole di tornare a casa.

"Hai fatto solo un piccolo incidente", le diceva. Il ritrovamento del corpo, ha reso vana ogni speranza di riportarla a casa viva. Ora vorrebbe ritrovare suo figlio: “Chiunque abbia visto qualcosa dopo l’incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare”, ha detto in un breve video senza riuscire a trattenere le lacrime.

Viviana Parisi, la protesta della cognata

"Ci vogliono più uomini, 70 non bastano". Mariella Mondello, cognata di Viviana Parisi, non riesce più a vivere nell'attesa, l'angoscia è troppa: vorrebbe che le ricerche del nipote fossero potenziate. "Voglio trovare Gioele, faccio le ricerche da sola", ha detto oggi ai soccorritori dopo essersi presentata al campo base, in una stazione di servizio Ip a Marina di Caronia, con la volontà di fare qualcosa di concreto.

La sua intenzione era di andare tra i boschi a cercare Gioele. I vigili del fuoco l'hanno portata con loro, ma solo nei tratti non sottoposti a sequestro giudiziario: ci sono zone di ricerca in cui non può andare nessuno, eccetto forze dell'ordine e soccorritori. Per la cognata, il 3 agosto, dopo l'incidente, Viviana Parisi deve essere entrata nel panico. "Amava il figlio, non sarebbe mai stata capace di ucciderlo", ha detto.

Sul traliccio dell'alta tensione ai piedi del quale è stata trovata senza vita la dj, c'erano le sue impronte: la procura attende i risultati dei rilievi. La domanda cruciale è perché mai avrebbe dovuto arrampicarsi lassù. Un'ipotesi, è che cercasse scampo da animali selvatici presenti in zona.

L'altra, è che la fuga senza motivo apparente in un'area impervia e pericolosa, possa essere stata causata da una crisi psicotica. Proprio la cognata, ha rivelato che Viviana Parisi soffriva di manie di persecuzione ed era in cura.