Ufficialmente, almeno secondo quanto dichiarato all’Agenzia delle Entrate, l'uomo era un nullatenente. In realtà, per la Guardia di Finanza di Sanluri, era proprietario di diversi immobili e aveva anche un conto in banca parecchio corposo. Un uomo originario di Villacidro, il cui nome non è stato reso noto dalle Fiamme Gialle per questione di privacy, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cagliari per aver beneficiato, indebitamente, del reddito di cittadina. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai militari, aveva una situazione patrimoniale molto superiore ai limiti previsti dalla legge, che ti permette appunto di usufruire del sussidio.

Secondo i calcoli effettuati dagli esperti delle Fiamme Gialle, infatti, l’uomo avrebbe percepito indebitamente esattamente 13.610 euro. Denaro che l’Inps, l’istituto nazionale di previdenza sociale, dovrà in qualche modo recuperare. Questa misura di welfare, appoggiata dall’attuale Governo, spetterebbe infatti solo in presenza di particolari circostanze. Che spesso però vengono autocertificate da soggetti che non ne hanno diritto. Dall’inizio del 2020 sono stati, infatti, individuati 270 casi di irregolarità nelle richieste. Per un danno allo Stato che si aggira intorno ai 938 mila euro. Ora l'uomo originario di Villacidro, dovrà trovarsi un avvocato che lo difenda dalle accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Cagliari.

Il reddito in Sardegna

Secondo i dati messi nero su bianco dall’Inps, l’istituto nazionale di previdenza sociale, fino al mese di agosto appena passato, in Sardegna sono stati ben 58.013 nuclei familiari che hanno ricevuto ufficialmente il reddito di cittadinanza. Su un totale di 81.009 mila domande pervenute all’Inps attraverso i centri di assistenza sociale, i Caf.

Il famoso reddito di emergenza, che varia dai quattrocento agli ottocento euro in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito totale di tutti i componenti della famiglia, ha avuto un boom di richieste, in particolar modo dopo la pandemia legata alla Covid-19. Così come c'è stata una notevole richiesta per i bonus mensili erogati ai lavoratori autonomi, alle collaboratrici domestiche e anche i nonni.

Richieste che vengono effettuate quasi esclusivamente attraverso i Caf. Dal gennaio del 2020 sono infatti aumentate del 23 per cento le domande. “Quasi tutti i servizi offerti dai centri di assistenza sociale – assicura Domenico Mamone, presidente del sindacato “Caf Unsic” – sono convenzioni con lo Stato e vengono offerti gratuitamente ai cittadini che si iscrivono. Finalmente, una volta tanto, viene premiata la proficua collaborazione tra il privato cittadino e lo Stato”.