Cresce ancora il numero dei positivi nella regione Campania e il governatore De Luca preannuncia il coprifuoco. "Con l’incremento di 800 positivi - mille nuovi positivi e duecento guariti, fa l'esempio il presidente campano - sarà lockdown in Campania. Voglio essere chiaro su questo: arriviamo alla chiusura di tutto”. L'avvertimento di De luca arriva nel corso del consueto appuntamento live su Facebook del venerdì in cui fa il punto della situazione sull'andamento dell'epidemia e sulle misure da mettere in campo per contrastare l'aumento dei contagi da Coronavirus.

"La Campania con oltre 700 casi positivi si avvia verso la 'fase D', cioè quella del contagio elevato o elevatissimo - ha spiegato il governatore - Di fondamentale importanza sarebbe mantenere un certo equilibrio numerico tra i nuovi positivi e i soggetti dichiarati guariti poiché solo in questo modo la regione non sarebbe esposta a un pericolo più grave di quello attuale. Al contrario, se tale bilanciamento venisse meno si arriverà alla chiusura totale". Dunque, un De Luca sul chi va là, quello apparso ieri in diretta, pronto ad alzare le barricate non appena il virus busserà prepotentemente alle porte della sua regione.

Coronavirus, De Luca non accetta la disinformazione dei media sulla Campania

Nel corso dell'annuncio live, Vincenzo De Luca non tarda a bacchettare i media per la circolazione di false notizie circa le effettive disponibilità ospedaliere della sua regione. E parte dalla situazione sanitaria del Cotugno. "Inconcepibile - secondo il governatore - pensare che il sold-out dei posti letto dell'ospedale equivalga all'esaurimento di tutti i posti letto regionali disponibili".

Le attese, poi, non sarebbero mai di dieci giorni, come falsamente dichiarato da alcune emittenti televisive: tutt'al più si tratta di aspettare fino ai due giorni, salvo casi particolari e sporadici. Stesso discorso vale per l'ospedale Frullone, dove l'affollamento è da imputare ai soggetti che si recano in ospedale privi di autorizzazione.

I dati snocciolati dal governatore in diretta parlano chiaro. Attualmente la Campania su una disponibilità complessiva di 771 posti letti, ne ha occupati poco più di 530 mentre 52 sarebbero i ricoveri in terapia intensiva. Risolleva la percentuale (90-95%) degli asintomatici, anche se di difficile tracciamento, per i quali non è previsto il ricovero.

"L’informazione data dai media deve essere corretta soprattutto quando ci si collega da Napoli, sarei grato se non si desse informazione arricchita da elementi di sceneggiate", ha puntualizzato il governatore.

De Luca: 'Sulla gestione del coronavirus la regione ha fatto un buon lavoro'

Nel corso dell'appuntamento settimanale, il presidente non ha perso occasione per elencare le azioni, alcune addirittura intraprese in largo anticipo rispetto al Governo, per limitare il diffondersi del virus.

Lunga la lista stilata: dall'obbligo di sottoporre a tampone, a partire dal 12 agosto, chi rientrava dall'estero, ai test sierologici facoltativi per il 90 percento del personale scolastico, dalla dotazione alle scuole dei termoscanner, all'obbligatorietà della mascherina all'aperto. Non meno importanti le limitazioni imposte alla movida locale con la chiusura anticipata alle ore 24. Una corsa contro il tempo - secondo quanto dichiarato dal governatore campano - frutto di un lavoro di prevenzione attento e accurato.

La linea dura di De Luca per evitare di diffondere il contagio

Il governatore ha utilizzato toni duri anche verso il personale delle case per anziani, riportando l'esempio di quanto accaduto a Portici.

Nella casa privata Pio XII si registrano attualmente 60 positivi tra ospiti e dipendenti. Un focolaio che sembrerebbe essere stato portato all'interno della struttura di accoglienza dai dipendenti stessi, per propagarsi, poi, fino agli ospiti in occasione di una festa organizzata a inizio settembre. "Va arrestato chi fa feste per anziani", ha tuonato in diretta De Luca.