Il pronto soccorso dell'istituto ospedaliero "Santa Maria della Pietà" di Nola per il momento resta aperto e il presidio non sarà convertito in Covid Hospital, così come qualche giorno fa era stato ipotizzato dalla Regione Campania che poi, in seguito alle proteste di amministratori locali e cittadini, ha fatto dietrofront sulla propria decisione, che al momento rimane sospesa.

Troppi contagi: la situazione potrebbe precipitare

Il progetto di convertire il nosocomio in centro specializzato nella cura dei malati covid non è però accantonato. Rimane il problema dei posti letto di degenza nei vari reparti in un territorio, quello dell'hinterland dei comuni dell'area nolano-vesuviano, che nelle ultime settimane sta diventando sempre più colpito dai nuovi contagi della pandemia del Coronavirus.

Esponenti politici e sindaci del territorio hanno proposto soluzioni alternative, come ad esempio quella di utilizzare i policlinici o cliniche e altre strutture private. Nella giornata di martedì 27 ottobre, il dottor Gennaro Sosto, direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, ha partecipato a due riunioni inerenti questa problematica, prima a Torre del Greco con la direzione dell'A.T.O. (ambito territoriale ottimale) e poi proprio nella città bruniana con i vertici del "Santa Maria della Pietà". Per mitigare lo stato di emergenza si è riusciti a recuperare altri venti posti letto presso il presidio ospedaliero "Maresca" di Torre del Greco (Città Metropolitana di Napoli), ma con l'aumento esponenziale dei nuovi positivi, così come registrato negli ultimi giorni, la situazione potrebbe rischiare di precipitare nuovamente.

Una petizione contro la conversione dell'ospedale in centro covid

Nell'ambito dell'Asl Napoli 3 Sud, il pronto soccorso dell'istituto ospedaliero "San Leonardo" di Castellammare di Stabia resta chiuso, mentre il nosocomio bruniano è nuovamente al limite, considerato anche che a Nola vengono direttati anche i pazienti del presidio di Boscotrecase, pieno da giorni.

Per scongiurare la conversione dell’ospedale nolano sui social è partita anche una petizione online sul sito internet “Change.org, intitolata “L’ospedale di Nola non si tocca. Attiviamoci tutti!”. L’iniziativa è nata da un gruppo di cittadini e rappresentanti del mondo dell’associazionismo locale che in questo modo intendono scongiurare il pericolo che, a causa del coronavirus, la struttura medica bruniana venga requisita dal governo regionale.

In pochissime ore la petizione ha già raggiunto oltre mille firme virtuali. “Stiamo anche valutando di ricorrere al tribunale amministrativo regionale”, fanno sapere Luca De Risi e Antonino Cassese, due dei promotori di questa iniziativa.