Vendevano su un sito internet auto rubate, in particolare Suv molto costosi che poi cedevano ad un prezzo davvero invitante. Un 30enne e un 32enne originari di Sorso e tre uomini residenti in provincia di Napoli sono stati denunciati dalla Polizia stradale di Sassari con le pesanti accuse di truffa e di riciclaggio di auto. Le indagini degli investigatori della Stradale hanno avuto inizio un anno fa, nel 2019. Gli inquirenti infatti si erano insospettiti per la vendita sotto costo, su un notissimo portale di automobili on line, di vetture di lusso in particolare Suv di case automobilistiche molto conosciute.
Per questo motivo gli investigatori hanno messo sotto la lente d'ingrandimento le proposte di vendita che le cinque persone denunciate pubblicavano ripetutamente sul web. Negli annunci on line infatti l'offerta era molto allettante, i prezzi delle auto di lusso erano infatti davvero convenienti. Peccato però che poi è stato scoperto che tutte le auto vendute erano state rubate, modificate e poi immatricolate nuovamente. Una truffa, secondo gli inquirenti, purtroppo molto comune soprattutto nel mercato on line.
Una tecnica collaudata
Secondo le indagini degli investigatori la tecnica di riciclaggio utilizzata dalle cinque persone denunciate era collaudata e funzionava alla perfezione. Al punto che, ad un occhio poco esperto, era molto difficile accorgersi che l'auto fosse modificata.
Tutti i veicoli infatti, rubati soprattutto in Italia, venivano infatti trasformati abilmente attraverso la ripunzonatura del numero di telaio che veniva modificato con un pulito. Un lavoro effettuato da professionisti che dovevano anche sostituire tutte le targhette adesive presenti nelle diverse parti dell'auto. In parole povere tutti i dati delle autovetture rubate in Italia venivano cambiati e sostituiti con quelli di altre auto identiche che circolavano in particolare all'estero.
Documenti puliti che poi venivano utilizzati per immatricolare in Italia il mezzo a quattro ruote. Un giochetto che difficilmente poteva venire scoperto dall'acquirente. Perché anche se avesse fatto controllare il telaio dell'auto da un meccanico di fiducia, ufficialmente, avrebbe trovato gli stessi dati presenti nel libretto di immatricolazione.
Attenzione alle truffe
Il primo passaggio per la modifica delle auto, secondo quanto accertato dagli investigatori della Polizia, veniva effettuato in diverse agenzie di pratiche d'auto e motorizzazioni della Penisola dove i veicoli teoricamente provenienti dall'estero (ma rubati in Italia) venivano nazionalizzati e immatricolati con documenti nuovi e quindi una nuova targa. Dopo il primo passaggio poi tutte le autovetture ripulite venivano trasportate in Sardegna e venivano ripulite nuovamente in un capannone che si trovava nelle periferia di Sorso. Ed è proprio in questa struttura che gli investigatori della Polizia hanno recuperato quasi tutte le vetture rubate. Per questo motivo, dopo tutti i controlli disposti dalla Procura della Repubblica di Sassari, le automobili verranno restituite ai loro legittimi proprietari.
La polizia stradale, dopo la scoperta di questa ennesima truffa, consiglia di stare molto attenti quando si acquista un veicolo. Sempre meglio affidarsi infatti a concessionari d'auto ufficiali e, se nel caso si vuole effettuare un acquisto on line, è sempre rivolgersi prima alle forze dell'ordine per avere un maggiore supporto nell'acquisto. Gli uomini della polizia stradale sono infatti sempre disponibili a dare una mano.