In questi giorni Firenze è molto scossa da ritrovamenti di resti umani: gli inquirenti ipotizzano l'azione di un serial killer. A Sollicciano, periferia sud-ovest della città, nello stesso campo dove la settimana scorsa erano state trovate due valigie con i resti saponificati di un uomo, ieri, 14 dicembre, ne è stata trovata una terza che conteneva le spoglie di una donna. Gli investigatori ne cercano una quarta. Per ora, si tratta di resti di ignoti.

Firenze, salgono a tre le valigie con resti umani

Ieri pomeriggio, i carabinieri del nucleo investigativo di Firenze, coordinati dal sostituto procuratore Ornella Galeotti, hanno fatto una nuova ispezione nel campo di Sollicciano dove erano state trovate due valigie con i resti di un uomo.

Il terreno, posto tra il carcere e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, è di proprietà di un agricoltore, il 74enne Michele Adiletta, pensionato della Zanussi, sposato con due figli. Dopo giorni di abbondanti piogge, nel pomeriggio di giovedì 10 dicembre, l'anziano è tornato nel campo che confina con il muro perimetrale del carcere per rimuovere erbacce e pulire un fossato, quando nel fango ha visto una valigia di tipo rigida, piuttosto ordinaria. Ha pensato che potesse contenere qualcosa di prezioso e, incuriosito, l'ha aperta aiutandosi con una falce. Con sorpresa, ha scoperto che ne conteneva un'altra chiusa con lucchetto dalla quale sono spuntati fuori prima un gomito, poi un tronco, braccia e testa.

Sconvolto, è corso a dare l'allarme agli agenti del carcere, che a loro volta hanno chiamato i carabinieri.

La mattina del giorno dopo, venerdì 11 dicembre, i militari hanno fatto un sopralluogo, e scoperto, a circa 70 metri di distanza, una seconda valigia. Anche questo bagaglio, come il precedente, ne conteneva un altro all'interno del quale vi erano avvolti in un telo resti umani, arti inferiori ma meno decomposti, che a un primo esame esterno sarebbero dello stesso corpo.

Il medico legale, Stefano Pierotti, ha esaminato anche i resti trovati nella terza valigia, anch'essi saponificati, e ha appurato che sono di una donna. Questa mattina sono riprese le ricerche che hanno impegnato anche i cani molecolari del nucleo carabinieri cinofili di Bologna: gli inquirenti cercano una quarta valigia, ricoperta di fango come le altre, che dovrebbe contenere i resti mancanti del corpo della donna.

Firenze, autopsia e prelievo Dna

Il caso è al momento avvolto nel mistero. La procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, dopo il ritrovamento delle prime due valigie ha aperto un'indagine per omicidio, ma a questo punto il delitto sarebbe duplice e i resti farebbero riferimento a uno stesso evento delittuoso.

Dall'autopsia eseguita sul primo corpo all’istituto di medicina legale di Careggi, sono emersi scarsi elementi. Si tratterebbe di un uomo di età compresa tra i 40 e i 60 anni, con un tatuaggio su un avambraccio riportante una scritta. Presentava la traccia di un taglio alla gola. Una coltellata potrebbe essere la causa della morte, risalente ad almeno sei mesi fa. Per la conferma che i resti delle due valigie siano della stessa persona, bisognerà attendere gli esiti dell'esame del Dna, già prelevato, che richiede tempi lunghi.

Anche dai resti della donna verrà prelevato Dna che sarà messo a confronto con quello presente nelle banche dati sulle persone scomparse.

Firenze, tra le ipotesi l'azione di un serial killer

Gli investigatori ipotizzano che qualcuno, passando dalla superstrada sulla carreggiata in direzione Firenze, da un'auto o forse da un tir, perché in quel punto c'è una barriera antirumore alta quasi due metri, abbia potuto lanciare le valigie. Tutte le ipotesi sono aperte: il responsabile potrebbe aver compiuto più lanci in momenti successivi, o potrebbe avere avuto un complice. Potrebbe aver percorso la strada vicinale, per poi abbandonare le valigie nel campo. Difficile dire da quanto tempo si trovassero lì i trolley: il pensionato che ha fatto la prima scoperta, ha riferito che non tagliava le erbacce da un paio di anni.

Ampio al momento anche l'arco temporale a cui far risalire il decesso dei due ignoti: da sei mesi a due anni. Potrebbero essere i resti di una coppia? Al vaglio le denunce di scomparsa, un lavoro molto complesso e dall'esito incerto. Nel 2015 scomparve una coppia da Castel Fiorentino, non molto distante dal luogo del ritrovamento, ma forse la data è troppo indietro nel tempo. Quelle valigie potrebbero forse essere un messaggio criminale indirizzato a qualche detenuto del vicino carcere? I resti potrebbero raccontare un duplice delitto commesso per vendetta o regolamento di conti. Ma non si può escludere l'ipotesi che più spaventa la città, riattivando ricordi oscuri: quella di un serial killer o di un maniaco.